TeleVisti n. 26

Reality batti un colpo, e Rai2 c’è! Con i suoi 2milioni 470mila telespettatori, uno share al 9,8% e l’età età media rilevata di 47 anni, il reality “Pechino Express” ha chiuso la sua terza stagione.

Reality batti un colpo, e Rai2 c’è! Con i suoi 2milioni  470mila telespettatori, uno share al 9,8% e l’età età media rilevata di 47 anni, il reality “Pechino Express” ha chiuso la sua terza stagione. E non poteva andare meglio. Al momento, sulle reti generaliste, questo è il format del genere di maggiore successo, che peraltro mette d’accordo pure i critici: ne ha parlato bene Aldo Grasso sul Corriere. Ed è tutto dire (anche se, sul blog del giornale, è stato subissato di critiche). E canta vittoria anche Rai2 che ha scommesso molto su quello che nella prima edizione sembrava essere un prodotto rischioso, anche perché destinazione finale di molti personaggi – e pseudo tali – che qualora non avessero funzionato avrebbero affossato anche il programma. Non è andata così, e anche se il pubblico della tv generalista ne parla spesso male – quantomeno sui social network – il programma ha chiuso con la certezza che a breve si darà il via al cantiere della quarta edizione. Con buona pace dei detrattori. Rai2, “Pechino Express” 

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Da Sky sfida a Sanremo. Da Music Farm in poi, la musica ha trovato una dimensione tutta sua in tv attraverso i reality. E anche se “X Factor” tanto reality non è, ormai è l’idea che conta, cioè il fatto che il pubblico percepisca ormai quel prodotto come qualcosa che coinvolge direttamente la “gente comune”. Che poi sia più o meno vero poco importa. È la tv, bellezza! Le puntate stanno registrando ascolti di gran lusso se si considera che siamo su Sky, dove andare oltre il milione di telespettatori è davvero un gran successo. “X Factor”, vale sempre la pena ricordarlo, è l’adattamento italiano del format Usa, e che quindi come al solito non ci siamo inventati niente, però al pubblico piace davvero. Un po’ perché piace la musica dal vivo. Poi perché la musica in tv è un must sin dai tempi del Sanremo degli esordi (quando veniva trasmesso solo alla radio). E poi, come per il festival della canzone, piace la competizione. Per non parlare di quanto piacciono i “personaggi”, specie quelli sui generis alla Suor Cristina, vincitrice della passata edizione. Peccato che però il successo televisivo non equivalga quasi mai a quello discografico: come spesso accade anche per le ultime edizioni di Sanremo, nascono nuovi personaggi ma non nascono grandi talenti. E i dischi non si vendono, e non solo perché c’è la pirateria, ma proprio perché spesso non piacciono le canzoni! Ma forse tutto non si può avere. Sky Uno, “X Factor” 

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Talk alla garganica in salsa “sammarchese”. Il coraggio c’è tutto. E c’è anche fantasia. Si spazia dalla politica alla musica, dalle interviste ai politici locali – compresi i consiglieri regionali – alla tribute band dei Nomadi. Certo, scoprire che il conduttore del programma è anche un politico locale in quel di San Marco in Lamis toglie un po’ di magia, però l’idea del “Luigi Mossuto Talk” resta suggestiva. Nessuno pensi a Maurizio Costanzo, per carità, però rievocare quel format anche solo nel nome è quantomeno un modo per distinguerlo. Qualcuno dirà che per distinguerlo basterebbe sottolineare l’irresistibile cadenza del vernacolo garganico di Mossuto, ma sarebbe fin troppo scontato farlo. E poi il “nostro” si rivolge evidentemente al bacino d’utenza della tv locale online che probabilmente viene seguita soprattutto a San Marco e dintorni. Si diceva del coraggio, e anche dell’inventiva: Tvgargano fa il paio con Sannicandro.tv, altra emittente garganica online in vena di sperimentazione, con tanto di musica dal vivo. Insomma i garganici, cadenza dialettale o no, dimostrano di avere talento per il piccolo schermo! Tvgargano.it, “Luigi Mossuto Talk”