
Reality batti un colpo, e Rai2 c’è! Con i suoi 2milioni 470mila telespettatori, uno share al 9,8% e l’età età media rilevata di 47 anni, il reality “Pechino Express” ha chiuso la sua terza stagione. E non poteva andare meglio. Al momento, sulle reti generaliste, questo è il format del genere di maggiore successo, che peraltro mette d’accordo pure i critici: ne ha parlato bene Aldo Grasso sul Corriere. Ed è tutto dire (anche se, sul blog del giornale, è stato subissato di critiche). E canta vittoria anche Rai2 che ha scommesso molto su quello che nella prima edizione sembrava essere un prodotto rischioso, anche perché destinazione finale di molti personaggi – e pseudo tali – che qualora non avessero funzionato avrebbero affossato anche il programma. Non è andata così, e anche se il pubblico della tv generalista ne parla spesso male – quantomeno sui social network – il programma ha chiuso con la certezza che a breve si darà il via al cantiere della quarta edizione. Con buona pace dei detrattori. Rai2, “Pechino Express”
Da Sky sfida a Sanremo. Da Music Farm in poi, la musica ha trovato una dimensione tutta sua in tv attraverso i reality. E anche se “X Factor” tanto reality non è, ormai è l’idea che conta, cioè il fatto che il pubblico percepisca ormai quel prodotto come qualcosa che coinvolge direttamente la “gente comune”. Che poi sia più o meno vero poco importa. È la tv, bellezza! Le puntate stanno registrando ascolti di gran lusso se si considera che siamo su Sky, dove andare oltre il milione di telespettatori è davvero un gran successo. “X Factor”, vale sempre la pena ricordarlo, è l’adattamento italiano del format Usa, e che quindi come al solito non ci siamo inventati niente, però al pubblico piace davvero. Un po’ perché piace la musica dal vivo. Poi perché la musica in tv è un must sin dai tempi del Sanremo degli esordi (quando veniva trasmesso solo alla radio). E poi, come per il festival della canzone, piace la competizione. Per non parlare di quanto piacciono i “personaggi”, specie quelli sui generis alla Suor Cristina, vincitrice della passata edizione. Peccato che però il successo televisivo non equivalga quasi mai a quello discografico: come spesso accade anche per le ultime edizioni di Sanremo, nascono nuovi personaggi ma non nascono grandi talenti. E i dischi non si vendono, e non solo perché c’è la pirateria, ma proprio perché spesso non piacciono le canzoni! Ma forse tutto non si può avere. Sky Uno, “X Factor”
Talk alla garganica in salsa “sammarchese”. Il coraggio c’è tutto. E c’è anche fantasia. Si spazia dalla politica alla musica, dalle interviste ai politici locali – compresi i consiglieri regionali – alla tribute band dei Nomadi. Certo, scoprire che il conduttore del programma è anche un politico locale in quel di San Marco in Lamis toglie un po’ di magia, però l’idea del “Luigi Mossuto Talk” resta suggestiva. Nessuno pensi a Maurizio Costanzo, per carità, però rievocare quel format anche solo nel nome è quantomeno un modo per distinguerlo. Qualcuno dirà che per distinguerlo basterebbe sottolineare l’irresistibile cadenza del vernacolo garganico di Mossuto, ma sarebbe fin troppo scontato farlo. E poi il “nostro” si rivolge evidentemente al bacino d’utenza della tv locale online che probabilmente viene seguita soprattutto a San Marco e dintorni. Si diceva del coraggio, e anche dell’inventiva: Tvgargano fa il paio con Sannicandro.tv, altra emittente garganica online in vena di sperimentazione, con tanto di musica dal vivo. Insomma i garganici, cadenza dialettale o no, dimostrano di avere talento per il piccolo schermo! Tvgargano.it, “Luigi Mossuto Talk”