E così in un giorno di piena estate arriva una bella quanto inaspettata notizia. Siamo vincitori di un premio. “Una storia con il Sud”, è il nome del contest che la Fondazione CON IL SUD ha lanciato per promuovere l’attività delle realtà non profit più vivaci e virtuose del Meridione.
Emarginazione, disagio sociale, discriminazione. Ogni associazione ha raccontato, sul sito della Fondazione, una delle storie di quotidiano impegno solidale. Un grande libro a disposizione di videomaker invitati a sceglierne alcune e a tradurle in immagini in movimento. Tre minuti per condensare in un video tutta l’essenza di uno spaccato di Sud inedito, lontano e diverso dalle cronache dei telegiornali. In pochi giorni le storie e i video hanno raccolto numerosissime preferenze e “mi piace” sulla pagina facebook del concorso. Il segno di un Sud che vuole partecipare e ritrovarsi, che ha fame di verità e di giustizia con la s maiuscola, quella sociale.
La storia di Sunday, del nostro impegno e del suo riscatto dal caporalato delle campagne del Ghetto di Rignano è tra le duecento selezionate. Un anno fa il ragazzo si è rivolto a noi per denunciare il caporale per il quale lavorava e che gli doveva paghe arretrate. La sua determinazione, il nostro lavoro ed un numero di targa da cui risalire all’identità dello sfruttatore. Sunday è così riuscito ad ottenere quanto gli spettava. Un esempio per tanti altri lavoratori che dopo di lui hanno cominciato a denunciare la propria condizione. Una lezione di coraggio per una terra, la nostra, di silenzio e rassegnazione.
Deve essere stata la morale di questa “favola” ad aver colpito. Una storia che con la sola forza delle parole e dei diritti affermati ha convinto la giuria di qualità, composta tra gli altri da Carlo Verdone, Antonio Polito e Carlo Borgomeo, presidente Fondazione CON IL SUD, ad assegnare un premio in denaro ad Avvocato di strada Foggia.
Non siamo abituati ad essere premiati, ad avere riconoscimenti e attestazioni di merito. Facciamo il nostro lavoro pensando di fare ciò che è normale e giusto. Se i tuoi occhi hanno visto volti segnati dalla fatica e dalla rabbia, sei hai ascoltato storie di partenze, di attese e speranze svanite, se conosci profondamente una realtà dove l’illegalità è quotidiana, non puoi restare indifferente. Soprattutto se sei un avvocato. Impugni le armi che hai imparato ad usare e combatti la tua battaglia, quella di una guerra in favore dei diritti.
E succede che la battaglia la vinci e decidi di raccontarla per condividere, per denunciare, per cambiare. E a volte la storia, di una piccola grande vittoria di uno dei Sud del mondo, arriva al cuore di qualcuno.