Che il Silvione nazionale facesse sbellicare dalle risate raccontando barzellette lo sanno (ahinoi) fino all’ultimo angolo del pianeta terra. L’ultima dell’ex cavaliere (si, ex per chi se lo fosse perso) però ha i numeri del professionista. Altro che Carletto e il contadino. Lo scenario è il Pride. Gli attori protagonisti sono i gay. I non protagonisti sono la sua fidanzatina Francesca Pascale e il suo ‘portavoce’ Vittorio Feltri. Ecco il testo dell’ultima barzelletta di Berlusconi: “Quella per i diritti civili degli omosessuali è una battaglia che in un paese davvero moderno e democratico dovrebbe essere un impegno di tutti. Da liberale ritengo che attraverso un confronto ampio e approfondito si possa raggiungere un traguardo ragionevole di giustizia e di civiltà”. State comodi. Capisco che non è facile trattenersi, ma d’altronde siamo davanti all’uomo che negli ultimi venti anni ha messo in fila, allineati e coperti dietro di sé, tutti i comici italiani facendoci divertire più di tutti loro. Siamo davanti all’uomo che, oggettivamente, è riuscito a sorprenderci quasi ogni giorno in un modo o nell’altro. Ora, nel weekend del Gay Pride è riuscito a superare se stesso. C’è da evidenziare una cosa però: il suo intervento è arrivato dopo l’annuncio shock della ragazzina che dice di essere follemente innamorata di un 78enne stramiliardario (l’amore è amore), e del giornalista ex direttore del Giornale, Vittorio Feltri (quanti ex. Qualcosa forse sta cambiando).
“Ci siamo iscritti all’Arcigay” hanno annunciato i due nel giorno del Gay Pride. E sti cazzi (pardon), viene da rispondere. I due si sono riuniti nei giorni precedenti e hanno deciso insieme di “annunciarlo pubblicamente”. Neanche Alfano per il caso della povera Yara fremeva tanto. Esibizionismo. Esibizionismo che può starci per Feltri, perché lo conosciamo e perché anche quando prendeva in giro gli omosessuali è sempre stato dalla loro parte. Nel caso della first lady di Arcore invece siamo davanti al tentativo di scalzare Dudù dalle classifiche della notorietà. Uno scivolone il suo senza il permesso del ‘papi’, e che ha costretto il pregiudicato a scendere in campo. Ancora. Ma per lui è come il caffè la mattina. Passi il bohèmien col portafoglio che è Feltri. Passino i limiti della Pascale. Ma B. non passa. La comunità di gay e lesbiche non lo faranno passare. “Andremo avanti nella difesa della famiglia, non vorremmo dover assistere, con l’avvento della sinistra al potere, all’inflazione dei matrimoni gay. Tutto ciò che rientra nella tradizione cristiana sarà al primo posto del nostro programma” aveva detto neanche due anni fa Berlusconi.
“Meglio andare dietro alle ragazze che essere gay” e tante altre battutine da bar del Macho fatte da un uomo ormai anziano che non lasciano molto spazio all’interpretazione. Eppure lui, nel pieno della sua ottava giovinezza improvvisamente sembra aver cambiato idea. No. L’idea è sempre la stessa, così come lo scivolone della Pascale altro non è che un bluff. Il vero scivolone è stato quello del 25 maggio. Quello di Forza Italia che sta piano piano scomparendo e che ha oggi bisogno di rilanciarsi e conquistarsi fette di popolazione. Intere categorie. E va a bussare ai gay? Così stupidi li fa? E va bene che vivere con la Pascale non deve essere d’aiuto in questo senso, ma quando è troppo è troppo. L’Arcigay dopo aver accettato la richiesta d’iscrizione della morosa di Berlusconi le ha chiesto un impegno: “Farsi capofila di un movimento all’interno di Forza Italia, che metta al centro le nostre istanze e che ci porti entro settembre ad avere un numero consistente di parlamentari azzurri disposti a sostenere e migliorare le proposte di legge che riguardano le persone lgbt. C’è molto da fare in questo Paese, non fateci mancare il vostro aiuto”.
Ce la vedete Forza Italia che sostiene proposte di legge pro lgbt? Daje. Ve li vedete quelli che ostinatamente votano per Berlusconi al Gay Pride? Sarebbe come chiedere a Mike Tyson di combattere col tutù. Il Silvione nazionale quindi è riuscito ancora una volta a raccontarcela. Un’altra barzelletta delle sue, anche se nei corridoi della Sacra Famiglia a Cesano si rincorrono voci insistenti su un uomo di terza età che spia dai buchi della serratura. Stanza dei maschietti o delle femminucce?