MI PER… METTA,
Questo inno al candidato “ignoto”.
Come il milite….
Che, mi creda Direttore, non è quello che ha preso zero preferenze.
E ce ne sono una moltitudine.
Quelli sono finti.
Hanno detto di si a quel rompiscatole del candidato Sindaco.
….e poi se ne sono fregati, tanto da non votarsi nemmeno.
Il candidato “ignoto”, il misero, l’infelice, il tapino… è quello che ha
conquistato una, sola, singola, unica, preferenza.
Lui s’è votato.
Non voleva certo essere eletto, ma s’è votato.
Poi è andato a guardare il tabulato ed è rimasto di sasso.
Non lo ha votato la moglie, e passi, che tanto non si sopportano da anni.
Non lo hanno votato i figli… ma per quelli, si sa, è solo un rimbambito.
Non l’hanno votato suoceri e cognati: si sono sempre odiati.
Non l’hanno votato i genitori. E qui le cose si fanno serie.
Traditori del loro medesimo sangue e della loro medesima carne.
Non l’hanno votato gli amici del calcetto, apparentemente ossequiosi, ora si
capisce, solamente perchè dribbla bene e segna goal.
Non l’ha votato quel melenso del barista, tutto ossequio e delicatezza.
Non il giornalaio, con quel “buongiorno dottore”, nonostante lui sia solo
Non il benzinaio, con il quale ha perso minuti preziosi, fingendo di prestare
attenzione alle sue strampalate teorie politiche.
Non l’ha votato il vicino di casa, nonostante tutto quel sale e quello zucchero,
prestati e mai restituiti.
Quella racchia della collega di ufficio, con cui pure ci era scappato un
petting fugace in zona archivio.
Non lo hanno votato i colleghi, tanto meno il capo ufficio.
Non l’hanno votato i parrocchiani e nemmeno quelli della sala scommesse.
Non l’ha votato nessuno.
Solo Lui, s’è votato da solo.
E adesso lo sanno tutti.
Lo sa il candidato Sindaco.
Che ha preso, Lui, l’un per cento virgola..
Ma che ora lo guarda come se fosse tutta colpa sua.
Quando, invece, Lui, il candidato “ignoto” a tutti, nemmeno si voleva
E la prossima volta, manco…. al condominio. Giura.