Una chiesetta eretta nel 1055, finita alle spalle di un’area artigianale e commerciale sorta con la modernità a ridosso di uno svincolo della strada provinciale 231, espansione produttiva di Terlizzi (BA): così si presenta il complesso monastico di Santa Maria di Cesano, sorto sulle rovine di un precedente casale, a mezza strada tra il “locus Tillizzo” e la via consolare Appia-Traiana. E lì dimenticato.
Nella sua austera bellezza, la ecclesia “Sancte Marie de Cisano” è un autentico gioiello di arte preromanica e di perfezione artigiana, solida e ben rifinita, con il suo paramento murario di pietre locali perfettamente squadrate a martellina e disposte a corsi regolari, interrotte solo su una parete da due piccole monofore. Sulla facciata principale, orientata secondo canoni medievali sull’asse est-ovest, si apre un portale centinato e decorato da un arco lunato.
Nel corso di alcuni lavori di restauro, possibili grazie all’impegno profuso da Monsignor Gaetano Valente, è stato rinvenuto nello spazio absidale un pregevole affresco di sicura matrice bizantina, raffigurante il Cristo nel tradizionale atteggiamento pantocratore al centro con la Madre e San Giovanni Battista ai lati. Un altro affresco della “Madonna con Bambino” è sicuramente successivo, poiché situato sulla parete interna della torre, eretta nel secolo XV.
Un luogo denso di storia, dunque, considerato che alla sua fondazione fu donato dai Normanni ai monaci benedettini di Aversa e che successivamente – nel 1223 – fu addirittura Federico II a confermarne la donazione. Una storia che l’evento “Notti Medievali” ha recentemente rievocato, riportando in vita il normanno Umfredo e l’imperatore svevo, circondati da cortei di dame e cavalieri, accampamenti militari ricostruiti secondo criteri di archeologia viva, filologicamente ineccepibili.
Una vera e propria festa, durata tre giorni e tre notti, con giullari e menestrelli, falconieri e mangiatori di fuoco, teatranti e figuranti, ma anche pranzi con ricette medievali e banchi alimentari per la promozione dell’enogastronomia e dell’artigianato tradizionale del territorio.
Un evento che si è inserito dunque perfettamente nel contesto delle azioni volte a valorizzare la viabilità antica, i tratturi, l’Appia-Traiana e il percorso delle Vie Francigene, grande circuito europeo di turismo lento e sostenibile, sempre più capace di farsi veicolo concreto non soltanto di valori etici, religiosi, storici e artistici, ma di essere volano di animazione economica territoriale.
Non a caso l’associazione locale “Torre Normanna”, coadiuvata dall’associazione foggiana “Imperiales Friderici II”, ha saputo coinvolgere numerosi operatori commerciali, il Comune di Terlizzi, la Provincia di Bari, l’agenzia regionale Pugliapromozione e il GAL Fior d’Olivi, particolarmente sensibile ai risvolti economici e occupazionali indotti dalla greenway europea. Che si è presentata attraverso un’edizione speciale dei “Seminari Francigeni”, la carovana di esperienze e competenze che va attraversando per intero i territori di Puglia al fine di sensibilizzare le comunità locali sulle opportunità derivanti dalla riscoperta della propria storia e cultura, attraverso nuovi modelli di integrazione tra beni culturali ed economia locale, motivazioni ed esperienze di viaggio per lo sviluppo di flussi turistici.
Pellegrini, giullari, acrobati, musici, danzatori, contadini, mercanti e artigiani, tutti assieme, per restituire dignità a luoghi straordinari e largamente sconosciuti come la piccola chiesa di Santa Maria di Cesano, luogo dello spirito, ora in cammino verso una nuova stagione di crescita culturale e produttiva.