Vizi, fatalismo, morale e perdizione. È attualissimo il “Don Giovanni” portato in scena al Teatro Giordano di Foggia dagli attori napoletani Alessandro Preziosi e Nando Paone (quest’ultimo applauditissimo dal pubblico alla prima uscita, oggi si va in replica). Il mix tra gli abiti di scena ben curati e l’animazione scenica di ultima generazione, fanno rivivere la prestigiosa opera di Molière, con lo sciupafemmine alle prese con il destino rappresentato dal “convitato di pietra” in versione 3D. Incalzanti le due ore dei due atti, in un climax catartico che fa riflettere sul fondo delle passioni umane e sulla necessità di una spiritualità sempre più remota nella società contemporanea.
I pilastri dell’Illuminismo, incastrati nella leggera figura di Preziosi, cozzano un momento sì – l’altro pure – con la “saggezza popolare” dell’uniformità di costumi, quell’ortodossia mai velata (rappresentata dallo Sganarello di Paone) pronta a condannare con l’indice di Dio le debolezze continue dell’uomo (a maggior ragione se di nobile lignaggio). Così Don Giovanni si “perde” in un bosco figurativo dove ritrova un briciolo del sentimento conquistato per un brevissimo periodo per la compagna Elvira: ma è tutta un’illusione, rinvigorita dalla stessa eccitazione del voto spirituale di quest’ultima, prima fuggita da un convento e poi ritornata all’isolamento religioso per fuggire dall’amore per Don Giovanni.
Il finale, conosciuto per i cultori dell’opera di Jean-Baptiste Coquelin, è stata a sorpresa a Foggia. Perché se è vero che il Don Giovanni 2.0 ha raccolto un successo di pubblico importante al Giordano, non sono piaciute affatto le derive “social”, con Paone che ha bacchettato una parte del pubblico intento per tutto lo spettacolo a filmare e fotografare (con flash) gran parte dello spettacolo. Durante i saluti finali la vendetta: “Non vi è piaciuto?”, ha chiesto sarcasticamente “Sgaranello” facendo voltare l’intero pubblico verso il palchetto centrale. “Per chi non avesse registrato tutto, c’è lo spettacolo di domani (oggi, NdR)”, ha chiuso polemico Preziosi.