Un assalto paramilitare, pianificato nei minimi dettagli e messo a segno all’alba, con armi da fuoco, esplosivi e un piano per bloccare il traffico in entrambe le direzioni. È successo questa mattina sulla statale 655 Ofantina, al km 38, nel territorio di Candela, in provincia di Foggia, al confine tra Puglia e Basilicata. Obiettivo del commando: un furgone portavalori della società Cosmopol diretto a Melfi, che trasportava plichi di denaro per un valore stimato di oltre 400mila euro.
La dinamica: speronamento, blocchi stradali e colpi di arma da fuoco
Secondo una prima ricostruzione degli investigatori, a compiere l’assalto sarebbe stata una banda composta da almeno sei persone, arrivate a bordo di due auto. Dopo aver sparato contro il portavalori, il veicolo è stato speronato e fatto finire fuori strada. Parallelamente, un tir utilizzato dai complici ha bloccato la carreggiata, mentre altri colpi venivano esplosi contro un autobus di linea, per impedire la circolazione sull’altro senso di marcia e isolare completamente l’area.
Gli spari, a scopo intimidatorio, hanno seminato il panico tra automobilisti e passeggeri del bus, ma non si registrano feriti. I due vigilantes a bordo del mezzo assaltato sono rimasti illesi, anche se in evidente stato di shock.
Fuga con il bottino: esplosivo usato per aprire il blindato
Per accedere al denaro custodito nel blindato, la banda avrebbe fatto uso di cariche esplosive. Sono stati portati via sei o sette sacchi di contanti, il cui ammontare preciso è ancora in fase di quantificazione, ma che secondo una prima stima supererebbe i 400mila euro.
L’assalto ha causato forti disagi alla viabilità, soprattutto sulla direttrice verso lo stabilimento Stellantis di Melfi, importante snodo per il traffico veicolare tra le due regioni. Sul posto sono intervenuti carabinieri e polizia, che hanno effettuato i rilievi e stanno cercando di risalire all’identità del commando, analizzando i bossoli trovati sull’asfalto, i mezzi coinvolti e le eventuali immagini di videosorveglianza lungo la tratta.
Una zona già colpita in passato
L’episodio rievoca modalità già viste in altri assalti armati avvenuti negli ultimi anni tra Puglia e Basilicata, a conferma della pericolosità della zona per i trasporti ad alto rischio. Gli inquirenti non escludono che il colpo sia stato opera di una banda esperta, ben organizzata e probabilmente legata alla criminalità organizzata locale.
Le indagini sono in corso, mentre proseguono i posti di blocco e i controlli a tappeto su tutto il territorio tra le province di Foggia e Potenza.