È un autentico bollettino di emergenza quello che arriva da San Nicandro Garganico, dove piove ininterrottamente da oltre 24 ore. Le precipitazioni cumulate, secondo i dati aggiornati, hanno raggiunto i 75 mm, un quantitativo che sta mettendo in seria difficoltà il territorio, soprattutto nelle aree rurali e di bonifica.
Allagamenti in pianura e detriti sulle arterie stradali
Particolarmente critica la situazione nella Piana di Sagri e nella Sacca Orientale, dove si registrano allagamenti estesi, anche se al momento i canali di bonifica risultano sotto controllo grazie all’intervento del Consorzio di Bonifica e degli enti proprietari delle strade, già allertati dalle prime ore della mattinata.
Detriti sono stati segnalati su più tratti stradali: lungo la via per Torre Mileto, quella per Monte d’Elio e sulla SP 48, interessata da un cantiere già soggetto a criticità idrauliche. Qui operano l’Ente Provincia e le Ferrovie del Gargano, impegnati nel monitoraggio continuo per evitare danni alla viabilità e alle infrastrutture.
Tracimazioni e blackout: il maltempo colpisce anche il centro urbano
Non solo le campagne. Anche la città è alle prese con i disagi. Il canale Scalzacalzati ha lievemente tracimatoall’altezza del ponte di via Goldoni, dove è stato necessario un intervento urgente per ripulire l’area e favorire il deflusso delle acque.
Nelle ultime ore, si è registrata anche una mancanza di energia elettrica nell’area tra il quartiere Brenna e via Marconi, dove una squadra Enel è intervenuta per risolvere il guasto.
Protezione civile in campo e piogge ancora in corso
In campo da questa mattina la Protezione Civile comunale insieme ai volontari dell’AVERS, che stanno monitorando la situazione meteo-idrogeologica in stretto contatto con le autorità. Le previsioni indicano che le piogge continueranno almeno fino al tardo pomeriggio di oggi, con il rischio che la situazione peggiori in caso di ulteriori accumuli.
Le autorità raccomandano massima prudenza e di evitare in maniera assoluta gli spostamenti verso le aree rurali, dove il rischio idrogeologico è più elevato.