Una raffica di dodici interrogazioni per chiedere chiarimenti, soluzioni e interventi concreti sui principali problemi che affliggono Manfredonia. È quanto portato in aula dai consiglieri comunali di Forza Italia, che nel corso della seduta del Consiglio comunale hanno incalzato l’amministrazione guidata dal sindaco Domenico La Marca su una lunga serie di questioni irrisolte.
Un’azione politica dura e articolata, che spazia dalla sicurezza al degrado urbano, passando per l’organizzazione degli uffici comunali, l’occupazione giovanile e le politiche per le persone con disabilità. Tra le richieste più simboliche c’è l’intitolazione del piazzale della villa comunale alle due vittime del tragico incidente del 30 agosto 2024, quando un ramo crollato causò la morte di due concittadini.
I forzisti hanno inoltre sollevato il tema dello sviluppo turistico della riviera sud, sottolineando la necessità di una visione strategica che non si limiti a proclami, ma punti su interventi compatibili e sostenibili. Critiche anche sulla scelta della localizzazione del nuovo impianto sportivo indoor nella zona CA9, troppo vicino, secondo i consiglieri, al già esistente PalaTomaiuolo.
Non mancano i rilievi sulla gestione quotidiana della città: carenza di ausiliari del traffico, assenza di aree di sosta per disabili ben segnalate e di zone di parcheggio libere, strade dissestate nella zona artigianale D32 e carenze infrastrutturali nella zona industriale D46.
I consiglieri denunciano anche ostacoli al loro diritto di accesso agli atti, definito “di fatto negato”, e chiedono una riorganizzazione degli uffici comunali con una maggiore equità nella gestione del personale sovrannumerario.
Infine, il verde pubblico: “Versa in condizioni penose in ogni angolo di Manfredonia” scrivono i forzisti, che chiedono interventi immediati e pianificati.
“Forza Italia è presente, attenta e determinata a sostenere le ragioni dell’intera comunità – si legge nella nota – senza trascurare niente e nessuno”. Un messaggio chiaro, rivolto a un’amministrazione che – secondo l’opposizione – sta colpevolmente lasciando irrisolte troppe questioni fondamentali per la vita dei cittadini.