Un’esperienza formativa e inclusiva di grande valore si è conclusa con successo per due studenti con disabilità che hanno svolto due settimane di Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) presso due officine meccaniche della città: l’officina di Michele Velardi in via Porta Foggia e l’officina di Antonio Forte in via Montesanto. L’iniziativa, volta a favorire l’integrazione nel mondo del lavoro, ha rappresentato un’opportunità concreta di crescita personale e professionale per i giovani coinvolti.
I due ragazzi, iscritti al quinto anno presso il Convitto “R. Bonghi” di Lucera sezione Ipia, indirizzo manutenzione e assistenza tecnica, sono stati accolti con entusiasmo dai titolari e dai dipendenti delle officine, che hanno offerto loro un ambiente accogliente e stimolante. Durante le due settimane di formazione, gli studenti hanno avuto la possibilità di apprendere le basi della meccanica, affiancando i professionisti nelle operazioni quotidiane e sperimentando in prima persona alcune attività pratiche.
“Siamo davvero soddisfatti di questa esperienza”, ha dichiarato uno dei responsabili delle officine. “I ragazzi si sono dimostrati volenterosi e desiderosi di imparare. Per noi è stata un’occasione per sensibilizzarci maggiormente sulle tematiche dell’inclusione e del valore che ogni individuo può apportare all’ambiente lavorativo”.
Il progetto si inserisce nell’ambito delle politiche di inclusione scolastica promosse dall’istituto superiore frequentato dagli studenti, che ha lavorato in sinergia con le aziende locali per garantire un’esperienza formativa adeguata alle esigenze dei partecipanti. Gli studenti sono stati seguiti da tutor scolastici e aziendali che hanno facilitato il loro percorso di apprendimento e adattamento alle dinamiche lavorative.
Le famiglie degli alunni hanno espresso grande soddisfazione per il successo dell’iniziativa. “Vedere nostro figlio tornare a casa entusiasta e con nuove competenze è stata una gioia immensa”, ha raccontato un genitore. “Queste esperienze fanno la differenza, perché permettono ai ragazzi di sentirsi parte attiva della società e di acquisire sicurezza nelle proprie capacità”.
L’esperienza dei due studenti dimostra come il PCTO possa essere uno strumento efficace per favorire l’integrazione e l’autonomia delle persone con disabilità. Un modello che potrebbe essere replicato in altri contesti lavorativi, con l’obiettivo di creare opportunità reali per tutti i giovani, indipendentemente dalle loro condizioni.
L’auspicio è che esperienze come questa diventino sempre più frequenti, affinché il mondo del lavoro possa essere davvero inclusivo e accessibile a tutti.