Grande partecipazione, che non era scontata, per il congresso cittadino foggiano di Forza Italia, tra i 13 congressi cittadini che il partito azzurro celebrerà in Capitanata.
“Sono contento del lavoro svolto, abbiamo raddoppiato il numero dei tesserati, a Foggia abbiamo una mozione unitaria, i valori e i programmi di Berlusconi rimangono imprescindibili, ma Tajani ha conferito alla nostra forza politica un aspetto europeo valoriale che consente di far mantenere al Governo Meloni un ruolo di prestigio”, ha detto in esordio il segretario provinciale e consigliere regionale Paolo Soccorso Dell’Erba.
È stata la giornata di Pasquale Rignanese che, nonostante una vicenda giudiziaria per la quale il suo avvocato ha parlato di accuse infondate, è stato scelto come sintesi dentro al partito come nuovo segretario cittadino di Foggia. Il suo sarà un coordinamento a 40 membri.
“Abbiamo bisogno di rafforzare Forza Italia e di creare sinergie con i partiti di centrodestra. Dobbiamo affrontare le elezioni regionali con caparbietà e non dobbiamo avere paura: non credo che il centrosinistra abbia già vinto. Ci sono tanti temi su cui attaccare i 10 anni di governo di Michele Emiliano. In 10 anni non siamo riusciti a creare un termovalorizzatore per far diventare i rifiuti una risorsa. Continuiamo a pagare discariche a prezzi esorbitanti”, ha concluso Dell’Erba.
Raffaele Di Mauro responsabile dell’organizzazione regionale in attesa di una nomina ministeriale come presidente del Parco del Gargano per ora sarà capogruppo al Comune di Forza Italia.
“La notizia è che siamo qui a celebrare un congresso ed è il primo congresso cittadino celebrato da Forza Italia dal 1994 ad oggi. Prima era il leader Berlusconi che sceglieva i coordinatori. L’intuizione di Antonio Tajani è stata quella di modificare l’assetto. La classe dirigente locale ha dimostrato una grandissima maturità politica. Avremmo potuto fare un congresso acceso, con le urne, invece abbiamo fatto una operazione di inclusione, di amici che vogliono mettere in campo la loro esperienza. E siamo arrivati alla sintesi sulla candidatura unitaria di Pasquale Rignanese. Valorizzando amici che hanno espresso la loro cifra politica. Abbiamo chiesto infatti di inserire nel direttivo regionale il nostro amico Paolo La Torre. È una operazione di unità, di unione e ha un senso logico forte. Forza Italia ha sempre avuto numeri importanti a Foggia, alle amministrative Forza Italia ha sì ottenuto il 6 per cento ma c’era la mia lista, che ha avuto il 4 per cento. Quindi siamo ad oltre il 10 per cento”.
Di Mauro è convinto che ci siano ampli margini di crescita. “Abbiamo davanti una prateria, abbiamo la possibilità di far capire come sta gestendo male la città questa amministrazione. Abbiamo riportato a quota 2 il gruppo di Forza Italia, e con varie conferenze stampa stiamo facendo emergere le mancanze di questa amministrazione. Non stanno facendo nulla, non si notano differenze col commissariamento. Mentre noi cerchiamo di dare delle opportunità ai commercianti, dall’amministrazione si creano situazioni e si emanano ordinanze che limitano il commercio. Dobbiamo lavorare per aumentare il nostro consenso col fine di ritornare a governare questa città. Abbiamo un obiettivo ben definito. Nella scorsa campagna elettorale abbiamo rinnovato la nostra classe dirigente. Quella campagna non è stata un inutile sacrificio.
Molti di voi l’hanno vista come una sconfitta annunciata, ma la dobbiamo usare come leva di forza. È da quella sconfitta che dobbiamo ripartire. Bisogna costruire giorno dopo giorno, tassello dopo tassello un centrodestra e una Forza Italia e soprattutto una Foggia diversa da quella odierna”.
In tutto il congresso al Palazzetto dell’Arte, che ha avuto come guest star il senatore fittiano Amoruso, non è mai stato citato Franco Landella, il cui fantasma aleggia quando si parla di percentuali e consensi.
Al deputato Giandiego Gatta è andato il compito di motivare gli iscritti: “Ci sono le premesse per rilanciare l’azione del nostro partito. Foggia è la metafora dell’incompiuto, spesso viviamo di ricordi. Cito Paolo Agostinacchio, che è uno dei sindaci che ha scritto pagine importanti. Oggi dobbiamo dare delle risposte, Foggia dovrà cominciare ad essere laboratorio. Questa nuova classe dirigente dovrà suonare la fine della ricreazione. Spesso ci si è deresponsabilizzati, oggi inizia un percorso nuovo.
Le regionali saranno la madre di tutte le battaglie, sarà difficile ma non impossibile. Foggia dovrà esprimere almeno due candidati nella lista, che dovrà essere competitiva. Tocca a noi smontare il sistema Emiliano. Rignanese potrà catalizzare mondi nuovi attorno al nostro”.
Come ha ricordato Gatta i sondaggi danno Forza Italia all’ 11,4%, laddove invece Antonio Tajani vuol raggiungere il 20% alle prossime politiche.
“Non c’è un vento buono per un navigante che non sa dove andare”, ha detto Gatta citando Seneca.
“C’è un ceto politico moderato che vuole risposte da noi”, e poi parafrasato l’Hegel delle vacche nere ha chiosato: “Dobbiamo superare la notte buia in cui tutte le lacrime sono uguali”.
Parole di entusiasmo anche dal deputato Giorgio Lovecchio. “L’unico centro moderato vero è Forza Italia. L’obiettivo di Tajani è ambiziosissimo”.
Entusiasta il neo acclamato segretario Pasquale Rignanese. Laureato in legge, con una breve carriera come avvocato e poi vincitore di concorso da agente di Polizia municipale a Monte Sant’Angelo, Rignanese vuole una Forza Italia vocata alla produttività e ad un percorso di innovazione, dobbiamo che coinvolga le forze migliori.
“Ho iniziato a fare politica nel 2005 ed ero al primo anno di Università, il mio primo incontro e dibattito politico l’ho svolto in questa sala, 20 anni fa. Mi si è accesa una fiamma, come una vocazione. Volevo fare il carabiniere da bambino, cercherò di essere un esempio e una sintesi”.
Merito, coerenza, militanza. Queste le sue parole d’ordine. “Dobbiamo saper insieme ascoltare i nostri concittadini, che ci chiedono servizi su viabilità, verde pubblico, raccolta differenziata. Noi non arretreremo. Abbiamo creato una segreteria uniforme, siamo un partito di donne e uomini perbene, preparati che hanno tutte le qualità per portare avanti un processo di innovazione. Ho avuto tantissime richieste di ingresso, tutti avranno l’opportunità di lavorare”.
Chiusura con le parole di Antoine de Saint-Exupéry.
“Se vuoi costruire una nave, non riunire gli uomini per impartire loro degli ordini, ma insegna ad essi la nostalgia del mare vasto e infinito. Nel 2029 Forza Italia ritornerà alla guida della città di Foggia”.