Che fine ha fatto il tanto paventato “Granaio Italia”? Lo abbiamo chiesto al presidente di CIA Agricoltori Italiani di Foggia, Angelo Miano, che a sua volta lo chiede al sottosegretario Giacomo La Pietra. “Questo è un provvedimento in vigore dal’1.01.2025. Occorre che il MASAF fornisca indicazioni chiare, precise e tempestive affinché nel SIAN venga predisposta e resa funzionale la procedura per poter comunicare quanto previsto dalla norma. Ad oggi sul portale SIAN non si vede ancora nulla. Evidentemente non basta il percorso della politica, quando invece i tecnici non si muovono ancora. Tutto questo ci porterebbe alla prossima campagna a non potere segnalare il grano prodotto nei nostri campi. Solo con Granaio Italia possiamo tracciare il prodotto italiano”.
“Oggi, inutile prenderci in giro, il tracciamento non c’è, non c’è certificazione dei produttori. Con il Registro telematico nazionale, sarà possibile tenere sotto controllo la consistenza delle scorte dei cereali, anche al fine di immettere sul mercato informazioni trasparenti e utili a ridurre la volatilità dei prezzi. Inoltre c’è bisogno di trasparenza, di un monitoraggio reale sulle importazioni per porre un freno alla speculazione ai danni dei nostri agricoltori che si vedono mettere a rischio la cerealicoltura”.