“Diciassette anni sono fatti per vivere, per spiccare il volo. Per sognare, vedere la vita davanti a sé. Non assolutamente per vederla interrotta così inaspettatamente”. Così don Antonio Campo vice parroco ed incaricato dell’oratorio Sacro Cuore di Foggia, dove stamani si sono svolti i funerali di Giampiero Angelini il 17enne morto in un incidente stradale nella notte tra sabato e domenica scorsi mentre, alla guida di un’auto che non avrebbe potuto guidare in quanto minorenne e senza patente, ha impattato contro un albero. Chiesa gremita di familiari, conoscenti e amici. Soprattutto tanti compagni della classe 4B informatica con cui ha condiviso l’anno scolastico fino a giugno e che avrebbe ritrovato tra qualche giorno per iniziare l’ultimo anno e diplomarsi. Molti ragazzi indossavano una maglia con la stampa della foto del loro amico scomparso.
“Ci si incontrerà ma non tutti – ha continuato nell’omelia don Antonio -. Perché un banco resterà vuoto. Ed è quello tuo, Giampy, come ti chiamavano i tuoi amici. Non ti nascondo che, seppur non conoscendoti, mi sembra di vedere il tuo volto in quello di tanti. Perché i tuoi 17 anni sono quelli di tanti che vogliono spiccare il volo. Anni turbolenti in cui molti di noi volevano uscire da paletti o schemi. Ma la vita è altro. Molto di più. Ho avuto modo di scambiare qualche parola con qualcuno di voi. Noi adulti abbiamo bisogno dei giovani, delle loro domande. Abbiamo bisogno di essere aiutati a voler loro bene, a fare qualcosa che li faccia star bene. Metterci in gioco tutti quanti perché certe storie non sono più ammissibili”, conclude.
Sul fronte delle indagini, intanto, la polizia locale sta compiendo tutti gli accertamenti per comprendere l’esatta dinamica dell’accaduto e soprattutto capire come mai il ragazzo fosse alla guida di un’autovettura che non avrebbe potuto guidare. Ai fini della ricostruzione, utili potrebbero rivelarsi le immagini della videosorveglianza presenti in zona. (Ansa)