“Il dibattito cittadino innescatosi a seguito della proposta d’installazione artistica pervenuta al Comune dal concittadino Felice Limosani – un interprete di avanguardie artistiche affermato e apprezzato nel mondo – e talune affermazioni e dichiarazioni delle ultime ore, successive alla comunicazione dell’intendimento dell’esecutivo di istituire una Commissione Scientifica – atto d’indirizzo di esclusiva pertinenza della Giunta -, suggeriscono l’opportunità di fornire ulteriori chiarimenti”. Lo riporta una nota dell’assessora alla Cultura Alice Amatore e dell’assessore all’Urbanistica, Lavori Pubblici e Rigenerazione Urbana, Giuseppe Galasso.
“Preliminarmente, la decisione finale spetterà – per indiscussa competenza – al Consiglio Comunale – spiegano – che sarà chiamato ad esprimersi al termine di un iter procedimentale che prevede pure l’espressione dei pareri delle Commissioni Comunali Consiliari competenti per funzioni e prerogative, che nessuno quindi intende bypassare sia in assoluto che nel caso specifico (un’installazione artistica di siffatta grandezza e rilevanza, e quello che potrebbe rappresentare per la città di Foggia sia nell’ipotesi di realizzazione, sia in quella contraria). Lo studio scientifico, tutt’altro che superfluo e ridondante, unico nelle sue specificità in quanto redatto da esperti del settore, non è surrogabile da un’attività istituzionale comunale (amministrativa o politica) che difficilmente potrebbe incarnare conoscenze di livello scientifico in aspetti artistici, architettonici, paesaggistici e legali di tale complessità”.
E ancora: “Una Commissione Scientifica composta da 5 componenti, per la quale è previsto un modesto compenso procapite e un rimborso spese (300 euro cadauno) ipotizzato anche a compensazione di costi sostenuti dai membri, costituisce garanzia di pluralità di valutazioni e indipendenza di pensiero, utili al conseguimento di uno studio di alto profilo e di reale supporto per le valutazioni che il Consiglio dovrà consapevolmente fare nel libero e pieno esercizio delle sue prerogative. La Commissione Scientifica non è chiamata ad assumere alcuna decisione circa il luogo dell’installazione, come erroneamente adombrato in qualche interpretazione, ma si limiterà a valutare vantaggi e svantaggi sia nell’ipotesi del sito prescelto sia in quella di allocazioni alternative. Infine, continuiamo a leggere doglianze su carenza di alberi e scarsa illuminazione dei Campi Diomedei. A riguardo, chiariamo nuovamente che la posizione dell’amministrazione è di totale, assoluta condivisione di entrambe le necessità, con la consapevolezza che il contratto d’appalto in corso, per ragioni economiche di finanziamento e per specificità progettuali anche correlate allo stato di avanzamento dei lavori, non ne consente l’implementazione in questa fase”.
“È fermo intendimento dell’amministrazione, a seguito di ultimazione e collaudo dell’opera in corso di esecuzione – traguardo importante che stimiamo di conseguire entro fine anno, nel rispetto dei tempi contrattuali -, procedere con un progetto di completamento che incrementi significativamente il numero di alberi ed illumini anche le aree a prato in aggiunta alle sole aree pedonali previste nel progetto – queste ultime a suo tempo elaborate dai progettisti -, in stretta rispondenza dei livelli minimi di illuminamento previsti per legge”.
Poi concludono: “La partecipazione, l’inclusione, il confronto sono i pilastri su cui si regge l’azione amministrativa che abbiamo avviato: per questo abbiamo avvertito l’urgenza di questa ulteriore comunicazione, nel rispetto di tutte le opinioni ma per fornire a cittadini e addetti ai lavori tutti gli elementi per una discussione costruttiva”.