Il direttore del SIMT, Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale, del Policlinico Riuniti di Foggia, il dottor Tommaso Granato è sollevato. L’emergenza e la carenza di sangue non sono ancora rientrate, ma solo questa stamattina ai laboratori si sono presentati circa 50 donatori, che hanno fatto risalire le scorte minime dei gruppi sanguigni più deficitari, ossia B e AB. L’appello della comunità, del dg Giuseppe Pasqualone e della sindaca Maria Aida Episcopo ha dato risultati.
“I dati sono molto fluidi, noi siamo nel periodo estivo, che è un periodo parafisiologico, caratterizzato sempre e notoriamente per la contrazione dei donatori, per varie ragioni perché vanno in villeggiatura, perché si dona meno. La carenza è quasi fisiologica, nel contempo però le malattie non vanno in vacanza anzi nel periodo estivo anche per le condizioni climatiche c’è una relativa richiesta maggiore che rapportata alla contrazione delle donazioni crea degli allarmi”, spiega il direttore Granato, raggiunto al telefono.
Le patologie croniche, i malati oncologici, i talassemici affetti da quella che volgarmente viene chiamata anemia mediterranea e tutti coloro che come i diabetici presentano comorbilità in estate presentano maggiori richieste di sangue insieme a quei pazienti ematologici che per motivi terapeutici devono subire trasfusioni.
“Per loro la trasfusione è continua, venendo meno le scorte si ha un bilancio in rosso, a questo si devono aggiungere le emergenze urgenze – rimarca il direttore – per le traumatologie della strada che in questo periodo aumentano e creano un depauperamento delle scorte, i numeri sono subordinati a queste variabili, così come le cronicità sono influenzate da queste variabili, esistono delle tabelle ad appannaggio del servizio trasfusionale. Noi parliamo di scorte minime, che sono quelle che assicurano sulla base della storia di un centro i livelli minimi di sangue necessario. Sulla base del trend del consumo e della produzione si creano le scorte minime, le cui percentuali sono variabili e legate alle emergenze. Con il G7 dello scorso luglio il Ministero ci ha dato un alert, abbiamo stornato una certa quota di scorte che erano a disposizione. Per fortuna si è trattato solo di una simulazione del Ministero della Salute, ma le scorte minime devono sempre tener conto di eventi eccezionali. L’estate si va al di sotto delle scorte minime, sebbene alcune estati siano state meno impattanti di questa”.
È per questo motivo che le campagne di sollecitazione sono particolarmente importanti nei mesi estivi. Il sangue è un bene prezioso e deperibile. Come spiega il dottore, è composto da 3 emocomponenti: i globuli rossi, le piastrine che, come si sa, servono per arrestare le emorragie, e il plasma, che viene congelato per la produzione di emoderivati ed è un prodotto intermedio che viene lavorato dalle industrie farmacologiche.
I globuli rossi hanno una durata di 42 giorni, le piastrine di appena 5 giorni. “Immaginiamo che un paziente debba subire un intervento chirurgico e gli servano 4 unità di globuli rossi e 5 di piastrine, ebbene per lui potrebbero servire 5 donatori. I nostri appelli alla cittadinanza a sensibilizzare la popolazione sulla donazione non sono una cosa importante soltanto per il malato ma per tutta la comunità che ne beneficia. A Foggia la popolazione ha sempre risposto in maniera egregia, la scorta minima è stata ricostituita. Siamo nell’ordine di una cinquantina di donatori. Il monitoraggio è quotidiano, dobbiamo assicurare una scorta minima, per alcuni giorni siamo stati in zona rossa, ma c’era comunque una compensazione intraregionale, il sangue è un bene prezioso e deperibile, è chiaro che c’è bisogno che venga donato in maniera costante e non soltanto sull’onda emotiva. Occorre fidelizzarsi e diventare donatore abituale”.