L‘associazione “Arpinova borgo rurale” grida giustizia in una nota: sono state stanziati per l’Istituto Professionale per l’Agricoltura Ruggiero Grieco Einaudi della borgata di Arpinova i fondi del Pnrr ma ancora non si vedono risultati.
A intervenire e ricostruire la storia degli ultimi anni è il presidente di Arpinova borgo rurale Matteo Cartesiano, che chiede alle istituzioni un finanziamento adeguato per rilanciare l’istituto professionale per l’agricoltura di torre di Lama di Foggia dopo 7 anni di chiusura di degrado e abbandono.
“La borgata di Arpinova nella contrada Torre di Lama vantava la scuola di agraria professionale più importante del territorio con ben 6 sedi satelliti dislocate su tutta la provincia. A partire dagli anni 2000 risulta devastata da un degrado sociale dovuto al totale abbandono istituzionale”.
Nel 2007 a seguito dell’emergenza incendio rom per decisione del Comune di Foggia la comunità Rom di via San Severo fu trasferita in aperta campagna ad Arpinova Torre di Lama, Passo di Corvo privandola delle più elementari infrastrutture igienico sanitarie urbane. A distanza di ben 18 anni l’emergenza rom di Arpinova Torre di Lama non è mai cessata, sottolinea Cartesiano.
Nel 2018 il prefetto Rolli individua nell’ex convitto dell’istituto professionale per l’agricoltura la sede per realizzare un campo di accoglienza per extra comunitari. Ma la borgata di Arpinova si oppone.
“Nel 2024 l’Associazione di promozione sociale ‘Arpinova Borgo Rurale’ riesce, con sforzi sovrumani e grazie alla sensibilità istituzionale dell’onorevole Giorgio Lovecchio e dell’allora presidente della provincia Nicola Gatta a reperire le risorse necessarie, a far ripartire la storica scuola di torre di Lama sottraendola al triste destino di furti, atti vandalici e devastazioni. Ora più che mai la scuola Ruggiero Grieco-Einaudi ha bisogno di importanti e adeguati finanziamenti per dotarsi delle più elementari e moderne ìnfrastrutture, laboratori, impianti e attrezzature necessarie ad assicurare agli studenti un percorso didattico formativo professionalizzante tale da valorizzare come meritano le eccellenze agroalimentari del territorio dauno. Non è ammissibile che vengano spesi milioni e milioni di euro del pnrr, anche 6 milioni per ogni scuola, per rivestirle col cappotto e gli infissi termici quando altre scuole della provincia, come quella professionale per l’agricoltura di torre di Lama mancano dei requisiti minimi essenziali per poter svolgere dignitosamente le attività didattiche. I laboratori esistenti o almeno ciò che ne resta, risalenti agli anni 80 così come gli impianti e le attrezzature richiedono immediati interventi di riqualificazione e di ammodernamento”.
Le condizioni dell’istituto non sono tutto. Come osserva l’attivista, agricoltore, agronomo e docente Roberto Carchia altra nota dolente per eccellenza è la strada provinciale 26 per San Marco in Lamis che porta alla scuola attraversando Arpinova..
“È stata praticamente rifatta tutta tranne il breve tratto che va dalla statale 89 per Manfredonia fino ad Arpinova: da decenni è una groviera che non trova soluzione”, denuncia.
E rileva: “La scuola agraria professionale Einaudi-Grieco di torre di Lama recentemente ristrutturata grazie ai fondi fatti stanziare dall’allora presidente della provincia Gatta su spinta dell’onorevole Lovecchio e dell’associazione “Arpinova Borgo Rurale” che ha seguito i lavori di ristrutturazione e cura la logistica della custodia e della sorveglianza del plesso scolastico e dell’azienda agraria annessa, ora ha bisogno dello stanziamento di urgenti fondi per la ristrutturazione e riqualificazione dei laboratori, impianti e attrezzature per svolgere adeguatamente le attività didattico-formative proprio del piano dell’offerta formativa che la contraddistingue mirato alla valorizzazione delle eccellenze agroalimentari del territorio. All’epoca del prefetto Rolli con l’emergenza migranti erano subito disponibili 5 milioni di euro per convertire la scuola in ghetto mentre per far funzionare e rilanciare la scuola agraria professionale più importante del territorio la risorse sono esaurite”.