Èpiuttosto basso il dato del Pd nel Foggiano alle ultime Europee, nonostante l’ottimo trend in Puglia dove è al primo posto. In Capitanata, infatti, è solo il terzo partito, dietro Movimento 5 Stelle e Fratelli d’Italia. Ed è terzo anche a Foggia città con 7875 voti (il 20%). Il Pd è invece primo nella Bat e nel Barese, ed è secondo nelle altre province.
La performance peggiore, dunque, è proprio nel Foggiano, terra del vicepresidente della Regione Puglia, Raffaele Piemontese, esponente storico dei dem. I risultati ottenuti potrebbero imporre una seria riflessione interna al partito che è oggi guidato dal sindaco di Monte Sant’Angelo, Pierpaolo D’Arienzo, delfino di Raf.
Il Pd Foggia, nonostante i dati non straordinari, ha commentato positivamente l’esito elettorale ricordando la crescita di 9 punti a Foggia città rispetto al 2019. Ma resta un fatto che il partito abbia ottenuto il peggior risultato in Puglia sia a livello provinciale e sia tra i capoluoghi.
Comunali
Inattesa e sorprendente la sconfitta a Troia del sindaco uscente del Pd, Leonardo Cavalieri che correva per il suo terzo mandato contro il civico Francesco Caserta. È il segnale di una crepa del potere e dell’influenza del vicepresidente regionale che sembra soffrire la competizione interna con il sindaco di Vieste e presidente della Provincia, Giuseppe Nobiletti tra i primi sostenitori di Antonio Decaro in Capitanata.
42 anni, il nuovo sindaco Caserta, che ha vinto per 348 voti, tra i fondatori dell’Unione Giovanile Troiana che diede vita al Festival Troia Teatro, con la sua lista ‘Spazio Comune’, ha puntato tutto sul malcontento di una gestione amministrativa lunga. Il suo claim, infatti, era “Cambia il vento” e ha avuto dalla sua tutto il civismo di Nobiletti, che è stato ospite nel corso della sua campagna elettorale a Troia per parlare di politiche culturali e museali.
Anche a Tremiti ha vinto la sfida l’imprenditrice Annalisa Lisci, che era stata candidata alle provinciali nella lista di Nobiletti e che aveva il favore della senatrice Anna Maria Fallucchi.
È in salita la sfida dei dem a San Giovanni Rotondo dove il sindaco uscente Michele Crisetti con 5505 voti ha totalizzato meno consensi dell’uomo di Giuseppe Conte, Filippo Barbano che ha registrato 5609 voti. Nella città di San Pio, il Pd ha voluto fare un braccio di ferro non accettando la proposta dei pentastellati e negando il campo largo.
La grande goleada elettorale di Antonio Decaro, che apre ad un Pd plurale e civico, indebolisce il fortino dei voti controllati dei dem. Nuovi protagonismi, dal golfo ai Monti Dauni, riaccendono la contendibilità del Pd.