Ammessi come parte civile i parenti della vittima, rigettato l’abbreviato condizionato all’ascolto di alcune persone e processo rinviato a settembre per la discussione di tutte le parti. È destinato ad entrare nel vivo dopo l’estate, il processo a carico del 22enne Alessio Marino, accusato di aver ucciso il cognato Alessandro Ronzullo, 40enne di San Severo, originario di San Ferdinando di Puglia. L’omicidio risale al 26 ottobre 2023 a Foggia. I due, presunto killer e vittima, erano legati sentimentalmente ad una coppia di sorelle gemelle.
Ronzullo, commerciante d’auto, venne ammazzato a colpi di pistola in via Lucera. Non morì subito ma poco più tardi in ospedale. L’imputato, sottoposto a giudizio immediato, avrebbe utilizzato una calibro 7,65, un’arma semi automatica.
Da chiarire molti aspetti della vicenda. Si sospetta un possibile debito contratto dalla vittima con il presunto killer.
L’accusa poggia sulle dichiarazioni della compagna di Marino ai poliziotti; la giovane riferì d’aver visto il fidanzato litigare col cognato e sparare contro di lui alcuni colpi di pistola. Ronzullo sarebbe caduto, per poi rialzarsi e allontanarsi. Ma durante l’incidente probatorio del febbraio scorso, utile a cristallizzare la prova, la ragazza negò a sorpresa di aver assistito all’omicidio. “Quel giorno non ho visto nulla. Ho detto quelle cose perché i miei parenti mi suggestionarono”.
Ronzullo era noto agli investigatori per vicende riguardanti lo spaccio di droga. A luglio 2023 fu coinvolto nel blitz “Radar” per il narcotraffico tra San Severo, Molise e Abruzzo. Nel 2016, invece, venne sorpreso con un chilo di cocaina nei pressi di Vasto.
Marino, invece, si trova in carcere anche con l’accusa di usura ed estorsione in un’altra vicenda che coinvolge lui e alcuni suoi parenti compresa la compagna.