I tentacoli della mafia foggiana a Pescara? Questa la tesi della procura antimafia di L’Aquila che ha chiesto il rinvio a giudizio di 25 persone. Tra gli indagati spicca la 44enne Anna Moretti, figlia di Rocco e sorella di Pasquale Moretti, entrambi ai vertici della “Società Foggiana”. A rischio processo anche altri foggiani ed una serie di presunti affiliati di San Severo.
Stando alle carte dell’inchiesta, il cartello malavitoso foggiano-sanseverese avrebbe tenuto sotto scacco alcuni imprenditori pescaresi della ristorazione ai quali sarebbero stati erogati prestiti per 100mila euro con successiva richiesta di denaro maggiorato di interessi e altri vantaggi usurari tra cui persino la cessione di un appartamento nella centralissima via Regina Elena di Pescara del valore di 300mila euro con applicazione di un tasso usurario pari ad oltre il 453,46% su base annua.
Sotto inchiesta c’è anche il 46enne di Torremaggiore, Giovanni Putignano detto “Gianluca”, “Casper” o “Gioacchino”, molto noto agli inquirenti e storico referente dei Moretti nell’Alto Tavoliere. L’uomo avrebbe attribuito le quote societarie di due imprese, attive nel settore lattiero caseari e nel settore energetico ad autentiche “teste di legno” al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniali.
Angelo Bonsanto, 34enne sanseverese, presunto killer del clan, attualmente a processo per un omicidio di mafia garganica, avrebbe invece agito a fini estorsivi. Così le vittime in alcuni messaggi: “Ma questo qua proprio lo dovevi pagà frà… Proprio lu peggio cristiane sopra alla faccia della terra! Lu pegge! Non stiamo parlando tra cristiani che tengono un cervello, stiamo parlando con un animale. Frà è proprio i cani… i peggio cani che esistono sopra alla faccia della terra. Ma è pazzo… sai che è… è uno ignorante che proprio non capisce… ha problemi mentali proprio… Questo è uno di quelli che avanzava… non lui… un amico suo… 18mila euro da Nazario… mo che è sparito… sai che ha fatto? Non si è scombinato per niente… è andato a casa del fratello e gli ha detto ‘puoi scendere un attimo?’. L’ha chiuso dentro al cofano, l’ha portato in campagna e si è fatto mandare i soldi da Nazario… non erano cazzi suoi… pensa un po’!? Che persona è questo qua! Il più pericoloso che sta a San… no a San… nella provincia di Foggia. Il più pericoloso!”.
Nel mirino del clan anche un imprenditore che rivendeva veicoli sottoposto a usura dopo un prestito di 300mila euro. Anna Moretti ed altri avrebbero preteso interessi pari anche al 200% e da ultimo la restituzione di circa un milione di euro in parte effettivamente corrisposti dalla vittima in contanti, assegni, cambiali, bonifico e attraverso consegne di autovetture.

In un altro caso, Anna Moretti si sarebbe infuriata per alcuni pagamenti non ricevuti. “Buongiorno… comunque di serietà zero! Cioè mi avete fatto venire fin qua a Pescara lu cristiane non se fatte truvà! Va bene così, lasciamo il mondo come sta… mè me la sbrigo diversamente! Accuminze ad accucchià i solde pì l’avvucate, eh? Che io sfunne ‘u cancille e trase e mi venghe a piglià… ‘u furgone… riferite questo pure a vostro marito…”. E ancora: “Mi avete fatto fare Foggia-Pescara a vuoto perché è umanamente impossibile che tu non sai un cazzo… Diccill ca quande lu vide i spacche i corne hai capito o no? No che si mette isse la fasce ‘n fronte”.
Ma non è tutto, il clan avrebbe piazzato sul mercato circa mille paia di occhiali di brand griffati Gucci, Dior, Dsquared e molti altri rubati il 9 gennaio 2020 nel negozio “Ottica del Teatro” di via Solis a San Severo.
Il clan avrebbe controllato, inoltre, una società “Compro Auto e Moto” impartendo le direttive imprenditoriali all’amministratore, quest’ultimo costretto a lasciare ai Moretti i ricavi delle vendite. Alcuni veicoli sarebbero stati inoltre “a disposizione della mafia foggiana – si legge nelle carte dell’inchiesta -: tra questi una Bmw M6 rivenduta da Angelo Falcone per 70mila euro, una Ferrari California, una Audi RS6 e una Audi S1 riconducibile alla figura apicale dell’associazione di tipo mafioso Anna Rita Moretti“.
Tutti i nomi
La procura ha chiesto il rinvio a giudizio di Denis Barbieri, 54 anni di Pescara, Raffaele Bonaventura, 31 anni di San Severo, Anna Boniello, 50 anni di Foggia, Angelo Bonsanto, 34 anni di San Severo, Vincenzo Pio Capobianco detto “Pipino”, 33 anni di Foggia, Luciano Clima, 47 anni di San Severo, Raffaele Colanero, 32 anni di San Severo, Federico Colapietra, 29 anni di San Severo, Antonio De Marco, 61 anni di Carlantino, Simona Dell’Oglio, 46 anni di Pescara, Ernesto Moreno Di Matteo, 34 anni di San Severo, Angelo Falcone, 37 anni di San Severo, Michelangelo Saverio Falcone, 67 anni di Sant’Elia a Pianisi, Leonardo Mainiero, 34 anni di Foggia, Alessandro Marasco, 45 anni di Foggia, Giovanni Marasco, 47 anni di Foggia, Anna Rita Moretti, 44 anni di Foggia, Cesare Pallotta, 49 anni di Pescara, Stefania Pennoni, 62 anni di Francavilla al Mare, Lisa Pepi, 31 anni di Massa Marittima, Paolo Pepi, 55 anni di Grosseto, Giovanni Putignano, 46 anni detto “Gianluca”, “Casper” o “Gioacchino” di Torremaggiore, Alessandro Rossoni, 31 anni di Pescara, Luciano Russo, 34 anni di Foggia e Simone Toro, 40 anni di Pescara. Sette le persone offese.