L’acqua è da cent’anni un legame indissolubile che unisce la comunità foggiana e Acquedotto Pugliese, nel nome del benessere e dello sviluppo: dal primo zampillo nella Fontana del Sele il 21 marzo del 1924 all’oggi, in cui si rinsaldano legami su questa imprescindibile risorsa. Non solo una ricorrenza, ma un modo di vivere assieme “una terra che è unica”, attingendo alla comune fonte di Lucio Dalla. Per questo la Regione Puglia, AQP e Comune di Foggia organizzano per la comunità una serie di iniziative tra il 10 e il 12 aprile, dal titolo Futura, con l’obiettivo di confrontarsi e illustrare gli scenari del governo dell’acqua pubblica.
Cento anni di acque e cento anni di Acquedotto Pugliese. Si chiamerà Futura, in onore di Lucio Dalla, il ciclo di eventi organizzati questa settimana da AqP, Unifg e Comune di Foggia per celebrare i 100 anni della Fontana del Sele, inaugurata il 21 marzo del 1924. L’azienda idrica pugliese conta 33mila chilometri di rete.
Oltre al recupero dello zampillo della Fontana in queste settimane l’amministrazione Episcopo ha promosso molte iniziative, del resto l’AqP, come è stato detto in conferenza stampa, viene ancora studiato come opera.
“Siamo uno degli acquedotti più importanti del mondo, riusciamo ad investire centinaia di milioni di euro, riusciamo ad attrarre investimenti, abbiamo avuto 500 milioni di euro complessivi di lavori e investimenti nel 2023 di cui una importante parte nel foggiano dove avremo i migliori esempi di acque reflue recuperate e depurate”, ha detto la direttrice Francesca Portincasa.
“A Foggia stiamo lavorando alla illuminazione del nostro palazzo – ha proseguito – e cercheremo di renderlo più bello e funzionale, tutte le opere di acquedotto vengono realizzate per restare nel tempo per far sì che le soluzioni siano visibili per le generazioni future. Siamo l’Acquedotto tra i più grandi e tra i migliori d’Europa, con la nostra control room, il digital twin. AqP è quello che ha avuto più finanziamenti nella prima trance dei fondi del Pnrr, proprio a Foggia sono stati realizzati e chiusi i primi lavori sul recupero delle perdite, l’acqua è preziosa, è un bene finito, nulla è infinito tanto meno l’acqua. Foggia e il foggiano avranno quantità importanti di investimenti, ci si sta attrezzando per riutilizzare le acque reflue depurate che è l’ultima frontiera della buona gestione dell’acqua”.
“Abbiamo voluto che la festa del centenario della Fontana del Sele fosse un momento popolare – dice il vicepresidente della Regione Puglia e assessore alle Risorse idriche, Raffaele Piemontese – lo stesso carattere immortalato nella celeberrima copertina dedicata il 6 aprile 1924 all’evento inaugurale da ‘La Domenica del Corriere’, il prestigioso supplemento illustrato settimanale del Corriere della Sera. Come e forse più di 100 anni fa, quando quel primo zampillo diede impulso alla modernizzazione non solo della provincia di Foggia ma di tutta la Puglia, l’acqua è il bene pubblico più avvertito come tale dalle persone di ogni condizione sociale, essendo percepita come risorsa fondamentale per distribuire benessere, per tenere in equilibrio il pezzo di pianeta che abitiamo, per innovare l’economia e per diffondere cultura della responsabilità”. Secondo Piemontese, “la festa intorno alla nostra Fontana evoca il desiderio di rinascita della comunità foggiana e apre una nuova fase storica in cui, con l’approvazione il 15 marzo scorso della legge regionale, il pieno controllo dei cittadini pugliesi sull’acqua pubblica si realizza con la partecipazione, nel capitale di Acquedotto Pugliese, della Regione Puglia e di tutti i Comuni pugliesi”.
“La Fontana del Sele è ‘il’ simbolo di Foggia: non solo per quello che ha rappresentato l’arrivo dell’acqua nel nostro territorio, sia da un punto di vista economico che sociale, ma per il valore intrinseco di un monumento la cui sagoma – sostiene la sindaca di Foggia, Maria Aida Episcopo -rimanda immediatamente alla nostra città. In questi cento anni è stata spettatrice di sventure e fortune, ha visto la nostra comunità risollevarsi dalle macerie dei bombardamenti, affacciarsi con entusiasmo alla modernità della seconda metà del Novecento e inseguire una ripresa ancora da completare, sorreggendo con lo scrosciare delle sue acque l’inesauribile voglia di riscatto di una grande città del Sud. Oggi siamo noi a renderle omaggio, per averci accompagnato in questi decenni come simbolo di identità e appartenenza”.
“Ci impegniamo a connettere comunità e territori prendendoci cura dell’acqua, dell’ambiente e delle persone: in questo – spiega la consigliera di amministrazione di AQP, Rossella Falcone – noi generiamo valori sostenibili. Gli eventi economici, sociali e ambientali pongono d’altronde lo sviluppo sostenibile al centro delle aspirazioni dei cittadini e noi riusciamo a dar loro risposte. Il centenario è un’occasione per sottolineare la strategia di un Gruppo proiettato verso l’innovazione”.
“L’arrivo dell’acqua a Foggia ha infuso speranza e ha rinnovato – sottolinea la direttrice generale di Acquedotto Pugliese (AQP), Francesca Portincasa – lo spirito di una popolazione assetata anche di progresso e di nuove possibilità. Oggi, cento anni dopo, celebriamo non solo l’ingegno tecnico che ha reso possibile questa impresa, ma anche l’indomito spirito di una comunità che ha visto nell’acqua una fonte di vita, un legame che unisce passato, presente e futuro. Questa ricorrenza è un momento di profonda riflessione emotiva e di gratitudine verso coloro che hanno trasformato un sogno audace in una realtà duratura, un’opera che continua a garantire benessere e prosperità”.
“Tra attività didattica e ricerca siamo tra le istituzioni che colgono nell’anniversario dell’acqua pubblica l’opportunità di costruire momenti di riflessione per evidenziare – ricorda il prorettore dell’Università di Foggia ed Accademico Pugliese delle Scienze, Michele Milone – quanto l’acqua sia una risorsa fondamentale per la nostra vita. Che la si guardi nell’età romana e medievale o si abbia riguardo all’approvvigionamento idrico in Capitanata agli inizi dell’ottocento, sino all’attualità di una risorsa che rende competitivo l’intero sistema, le forme che può assumere sono le più disparate”. Di qui il titolo del convegno “La forma dell’acqua. I cento anni dell’Acquedotto a Foggia”, che si tiene martedì 12 aprile nell’aula Magna del Dipartimento di studi Umanistici.
“Una grande festa di piazza non poteva che essere il meritato riconoscimento a un vero simbolo della nostra città; a quella piazza, che cento anni fa – aggiunge l’assessora alla Cultura di Foggia, Alice Amatore – vide porre la prima pietra di quella che oggi è più di una semplice fontana: diventerà per una giornata il luogo dove arte, attività ludiche e didattiche, socialità si mescoleranno per celebrare un anniversario fondamentale per la storia della nostra città. Il mio personale ringraziamento e quella della nostra amministrazione va ad Acquedotto Pugliese per averci donato un evento straordinario in occasione di un anniversario altrettanto straordinario”.
Venerdì 12 aprile celebriamo insieme in Piazza Cavour a Foggia i 100 anni di acqua pubblica: a partire dalle 20:30, Fiorella Mannoia, Paola Turci, Erica Mou e Rosmy si alternano sul palco allestito dinanzi alla Fontana del Sele.
Ad accompagnare le cantanti l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Foggia diretta dal Maestro Beppe D’Onghia, storico collaboratore del grande maestro Lucio Dalla. Presenta la serata Gino Castaldo, noto critico musicale.
Durante la giornata, inoltre, dalle ore 16:00 alle ore 18:30, nella villa comunale spazio ai laboratori educativi dedicati all’acqua, per bambini da 4 a 10 anni.