Il boss di Vieste Marco Raduano, 41 anni, catturato in Corsica dopo quasi un anno di latitanza. Era evaso dal carcere di Nuoro. Il suo braccio destro Gianluigi Troiano, 31 anni, sparito dai radar da dicembre 2021, raggiunto e arrestato a Granada in Spagna. I carabinieri del Ros, gli stessi della cattura di Matteo Messina Denaro, capo di Cosa Nostra, sarebbero riusciti a ricostruire la rete di fiancheggiatori fino a stanare i due malavitosi garganici, ma le indagini sono ancora in corso. Entrambi sembrano piuttosto provati e sorpresi nei brevi video girati dai militari.
I due viestani erano in possesso di documenti falsi e si nascondevano all’estero. Il capomafia, uno degli uomini al vertice del clan garganico Lombardi-Scirpoli-Raduano, si trovava a Bastia in Corsica dove è stato fermato mentre cenava con una donna. Troiano, invece, si trovava vicino Granada e sarebbe stato sorpreso mentre ritirava un pacco proveniente dall’Italia.
Raduano detto “Pallone” stava scontando oltre 19 anni in via definitiva per mafia e droga ed è stato condannato in primo grado all’ergastolo pochi mesi fa nel processo “Omnia Nostra”. Troiano, invece, alias “U’ Minorenn” risulta imputato per l’omicidio Trotta e deve scontare 9 anni e due mesi per droga. Secondo i magistrati della Dda fu proprio Raduano il mandante dell’uccisione.
Il plauso di Avviso Pubblico
“Avviso Pubblico esprime grande soddisfazione per l’incredibile lavoro di cooperazione delle forze dell’ordine che ha portato alla cattura di due pericolosissimi latitanti come Marco Raduano e del numero due della mafia garganica Gianluigi Troiano”. Così il vicepresidente di Avviso Pubblico Michele Abbaticchio. “Un plauso va ai carabinieri del Ros, alla Gendarmeria francese, alla Guardia Civil spagnola, coordinati dalla Dda di Bari e dalla Direzione nazionale antimafia, che hanno condotto l’operazione. Questo dimostra quanto sia fondamentale la collaborazione tra le diverse forze di polizia. Fenomeni internazionali come sono le mafie oggi hanno bisogno di alleati forti e di risposte globali: solo così riusciremo davvero a sconfiggerle”, ha concluso.
“La cattura dei latitanti Raduano e Troiano rappresenta un altro duro colpo inferto alla mafia garganica. Ringraziamo le forze dell’ordine per l’infaticabile lavoro di indagine e per i risultati raggiunti. I nostri cittadini hanno bisogno di sentire la presenza dello Stato, hanno bisogno di non sentirsi soli in questa battaglia e arresti come questi danno fiducia, dimostrando che se si lavora bene in sinergia si raggiungono importanti risultati”, ha aggiunto il sindaco di Monte Sant’Angelo, Pierpaolo d’Arienzo, coordinatore regionale di Avviso Pubblico.”Ma non dobbiamo dimenticare che per vincere questa battaglia non bastano solo le attività di indagine e la capacità militare ma c’è bisogno del coinvolgimento di tutta la società civile. Non dobbiamo disperdere il grande lavoro fatto sino ad oggi e dobbiamo continuare a lavorare quotidianamente per affermare i principi di legalità ovunque, nelle istituzioni, nelle imprese, nelle scuole. Le organizzazioni criminali devono sapere che il territorio non appartiene loro, ma alle persone oneste e per bene che, ricordiamocelo sempre, sono la maggioranza”, ha concluso il coordinatore di Avviso Pubblico per la provincia di Foggia, Michele Bisceglia, sindaco di Mattinata.