A meno di 20 giorni dal congresso provinciale di Forza Italia, a Foggia la situazione diventa sempre più complicata con il partito che rischia di arrivare spaccato a quella data. In Capitanata sono state sottoscritte 2034 tessere, divise tra il gruppo Potenza-Dell’Erba e il gruppo che fa capo a Napoleone Cera e Giandiego Gatta. Al momento il partito è diviso in due, situazione analoga anche nel resto della Puglia. Ed è l’indifferenza dei vertici nazionali che preoccupa Napoleone Cera, il quale ha chiamato in causa il segretario nazionale Antonio Tajani. Indice puntato anche contro il coordinatore regionale Mauro D’Attis, il consigliere regionale Paolo Dell’Erba e il sindaco di Apricena, Antonio Potenza.
Indice puntato contro il duo Potenza-Dell’Erba
“Esprimo un profondo senso di delusione e preoccupazione riguardo la situazione attuale del partito Forza Italia nella regione Puglia, una situazione che ritengo insostenibile e che richiede un intervento urgente e deciso da parte della Segreteria Nazionale. Vorrei iniziare ricordando il giugno 2023, quando durante una conferenza stampa evidenziai una problematica palese all’interno del partito a livello regionale, problema incarnato dalla gestione dell’onorevole D’Attis. La sua condotta, che ho paragonato all’uso di ‘ascia o bastone’, ha contribuito a creare un clima di tensione e divisione all’interno del partito. È noto che da anni non viene convocata una riunione regionale del partito. Questa assenza di comunicazione e di coordinamento è sintomatica di una crisi di leadership e di una mancanza di visione strategica. Più preoccupante ancora è il fatto che, a quanto pare, non esiste nemmeno una sede regionale di Forza Italia in Puglia. Questo lascia intendere una mancanza di radicamento territoriale e di presenza concreta, elementi fondamentali per un partito che vuole essere vicino ai suoi elettori e attivo sul territorio. Le decisioni prese dal partito a livello regionale sembrano essere state guidate esclusivamente da posizioni personalistiche, senza una visione collettiva o un progetto condiviso”.
Secondo Cera “questo approccio è deleterio non solo per il partito, ma anche per il benessere della comunità del partito regionale che dovremmo rappresentare e servire. Un esempio eclatante di questa gestione problematica è la vicenda riguardante il consigliere regionale Dell’Erba e il sindaco di Apricena, Antonio Potenza. Entrambi sono stati artefici della vittoria del centrosinistra nell’amministrazione provinciale di Foggia e sono stati firmatari e sostenitori di una lista in opposizione a Forza Italia. Nonostante ciò, Dell’Erba, che non è nemmeno stato eletto nelle liste di Forza Italia e dopo essere stato cacciato dal partito di Forza Italia dall’onorevole D’Attis, è stato successivamente imposto dal coordinatore regionale del partito come Segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale della Puglia. Questa situazione è inconcepibile e sottolinea una mancanza di coerenza e di principi all’interno della gestione regionale del partito”.
Il caso provinciali e le vicende manfredoniane analizzate dal consigliere regionale sammarchese
Poi aggiunge: “Il coinvolgimento di Dell’Erba e Potenza nelle vicende del Comune di Manfredonia ha portato alla dissoluzione dell’amministrazione comunale, un evento che ha danneggiato seriamente l’immagine e la credibilità del partito nella regione. Questo è un esempio lampante di come le decisioni prese senza una visione strategica e senza il rispetto dei principi democratici possano avere conseguenze devastanti. Per quanto riguarda le elezioni del Comune di Foggia, la situazione è stata ancora più disastrosa. Le elezioni comunali di Foggia hanno ulteriormente evidenziato la gestione deficitaria del commissario regionale. Il segretario provinciale di Forza Italia, Raffaele Di Mauro, impegnato nelle elezioni comunali, ha dovuto affrontare un contesto sfavorevole. La gestione del commissario regionale ha portato alla presentazione di una lista incompleta di Forza Italia, con la maggior parte dei candidati non residenti nel comune e non elettori. Il risultato è stato un misero 5,85% dei voti, con ben 12 candidati al di sotto della soglia dei 10 voti. Questo è un chiaro indicatore del fallimento della leadership regionale nel comprendere e rispondere alle esigenze dell’elettorato”.
A parere di Cera “Il prossimo congresso provinciale di Forza Italia in provincia di Foggia si prospetta come un altro evento controverso. Le voci di un’operazione di OPA, attraverso un tesseramento massiccio in una sola città, Apricena (risulterebbero quasi più tesserati che voti alle ultime politiche), minacciano di compromettere l’integrità e la legittimità del congresso stesso. Questa operazione è stata ancor più agevolata dal fatto che il Comune di Foggia si trovava al voto per il rinnovo del sindaco e del Consiglio Comunale con il segretario provinciale di Forza Italia, Raffaele Di Mauro, impegnato in prima persona quale candidato sindaco della coalizione, non consentendogli, quindi, di dare giusta rilevanza al tesseramento del partito. A questo si aggiunge l’assenza di comunicazioni ufficiali riguardo la data del congresso e l’elenco dei tesserati nella provincia di Foggia. Tutto ciò è sintomatico di una mancanza di trasparenza e di rispetto nei confronti degli iscritti e degli elettori. Sono convinto che queste problematiche non siano isolate, ma si possano riscontrare in altre aree della regione Puglia. La mia grande preoccupazione è che questa situazione, se non affrontata, possa portare a una spaccatura all’interno di Forza Italia in Puglia, con conseguenze disastrose in termini di voti e di rappresentanza politica. prendere atto della situazione e agire per ristabilire un corso di azione che sia in linea con i principi e i valori di Forza Italia”.
Poi conclude: “La nostra responsabilità nei confronti degli elettori e dei nostri iscritti è quella di garantire una gestione trasparente, democratica e efficace, capace di rispondere alle loro aspettative e necessità. La situazione in Puglia richiede un cambio di rotta immediato. È fondamentale che vengano ripristinati principi di democrazia interna, trasparenza e partecipazione attiva degli iscritti, in modo da rafforzare Forza Italia e renderlo un partito capace di affrontare le sfide future con determinazione e successo. Come membro di Forza Italia e rappresentante del popolo pugliese – conclude Cera – mi aspetto che Tajani intervenga per prendere misure concrete per affrontare e risolvere queste problematiche, e per non far svolgere il congresso provinciale di Foggia, e perciò di rinviarlo ad una data successiva alla discussione e risoluzione delle criticità sollevate”.