Una perdita di circa 130 milioni di euro nel prossimo triennio. Sono i dati del bilancio di previsione del Policlinico “Riuniti” di Foggia. Cifre preoccupanti, visto che già per il prossimo anno si prevede una perdita secca di 40 milioni di euro. Con un altro dato che non farà dormire tranquilli: il blocco delle assunzioni – soprattutto medici – che impatterà certamente sul trend della produzione. Certo, si tratta di dati provvisori, ma lasciano intendere lo stato di forte stress per la tenuta dell’ospedale di riferimento del nord della Puglia, per il quale il manager Giuseppe Pasqualone ha attivato le procedure con le banche per le anticipazioni di cassa (la portata è di 20 milioni di euro al mese).
“Anche per il prossimo esercizio occorrerà contenere la spesa relativa alla farmaceutica e ai dispositivi medici entro i limiti fissati dalla Regione”
“Le risorse poste a bilancio, così come formalizzate dalla Regione, non consentono la copertura di tutti i costi relativi alle attività che l’azienda metterà in campo nel triennio 2024/2026. Tra l’altro la congiuntura economica permane ancora instabile nel breve periodo. Il Bilancio di previsione 2024 presenta, in partenza, risorse economiche insufficienti per coprire i costi correlati ad una produzione prevista in aumento – scrive il dg nella relazione -. Sono esclusi ulteriori investimenti autofinanziati con oneri a carico del bilancio aziendale. Questi ultimi potranno essere finanziati qualora la Regione abbia definito specifiche linee di finanziamento aggiuntive. Anche per il prossimo esercizio occorrerà contenere la spesa relativa alla farmaceutica e ai dispositivi medici entro i limiti fissati dalla Regione. Sono inoltre previsti ulteriori tagli alla manutenzione ordinaria, già oggetto di revisione della spesa nel 2022, nonché un blocco all’incremento della spesa per quanto concerne contratti di noleggi e godimento di beni di terzi”.
Poi c’è il capitolo personale, sicuramente più problematico. Con l’ultima delibera di giunta regionale è stato fissato il nuovo organico del Policlinico, caratterizzato dalle procedure di stabilizzazione, nel quale si nota la corposa variazione della pianta organica dal 2019 al 2022: si è passati da 2.570 a 3.398 dipendenti.
Nel piano delle assunzioni approvato, per l’ultimo trimestre 2023 e per il 2024, è stata autorizzata la spesa di circa 8 milioni di euro, ma “nei limiti dello spazio assunzionale riveniente dalle cessazioni a vario titolo riferite al periodo 01/09/2023 – 31/12/2023 e anno 2024”, disponendo che “non potranno essere effettuate assunzioni oltre il citato limite di spesa, in modo tale da non determinare maggiori oneri a carico del Fondo Sanitario Regionale, nel pieno rispetto dei vincoli di spesa”.
“Le assunzioni – viene precisato – devono essere programmate su base mensile e definite sulla base delle unità effettivamente cessate nel mese precedente. Pertanto, non potranno essere effettuate assunzioni superiori al numero di unità effettivamente cessate e dunque, in assenza di effettivo spazio finanziario resosi disponibile”. Un paletto che non potrà essere travalicato per nessun motivo, pena il decadimento dei vertici aziendali, così come previsto per le regioni sottoposte al Piano operativo.