“Ad un osservatore poco attento e probabilmente prevenuto la città di Stornara può sembrare uno di quei borghi agricoli sperduto nelle zone interne del Tavoliere della Puglia, dimenticato da Dio e dagli uomini – lo scrive il sociologo Luigi Filaninno -. Un paese degradato, poco civile, privo di prospettiva e di speranza per il futuro. In fondo non è poi tanto difficile confermare queste prime impressioni quando per un motivo qualsiasi lo stesso osservatore si trova a girare per il paese e ad avere scambi di idee e opinioni con gli stessi abitanti del borgo. Praticamente si troverebbe nella stessa condizione di un viandante che improvvisamente lascia la strada maestra illuminata a giorno per infilarsi dentro un tunnel.
Eppure in fondo a quel tunnel chiunque potrebbe individuare un fascio di luce e ritrovare la speranza. Gli avvenimenti che hanno caratterizzato gli ultimi 10 anni della storia cittadina e che in un certo senso hanno invertito la rotta sono sotto gli occhi di tutti e nessuno, anche se si sforza a farlo, può negare che siano accaduti e che hanno cambiato il destino di questo paese. Due sono state le parole d’ordine che hanno messo in atto quella rivoluzione culturale che ormai ha travolto tutta la cittadinanza e che si è anche affermata al di fuori delle stesse mura cittadine: Stramurales e Rap. Due parole che hanno stravolto la vita e l’esistenza di migliaia di persone e che hanno trasformato il piccolo paese del Tavoliere delle Puglie, situato tra i fiumi Ofanto e Carapelle, nei pressi di un torrentello (marana) chiamato La Pidocchiosa, nell’ombelico del mondo.
Il Festival di Street Art ‘Stramuralesì – continua Filaninno – ormai è entrato a tutti gli effetti e con tutti gli onori nella storia dell’arte italiana. La genialità di questa trovata è stata quella di concentrare in un piccolo paese periferico di circa 5800 anime decine e decine di opere d’arte create sul posto dai più grandi Street Artists mondiali. In pratica è stato costruito un Museo a cielo aperto di valore immenso dal punto di vista artistico laddove prima esistevano solo case, strade, marciapiedi avvolti nel degrado. Ma non è solo questo. Qui grazie a tutti questi artisti, che per un miracolo della natura si sono innamorati pazzamente di questo Festival, e grazie all’interazione e agli scambi culturali di questi stessi artisti è nata praticamente una nuova idea di Muralismo Internazionale, una nuova concezione di Street Art, una vera e propria Rivoluzione Culturale e Artistica. Siamo di fronte alla genesi di un nuovo Movimento Artistico, che è stato partorito qui a Stornara e che appunto ha fatto di Stornara l’ombelico del mondo artistico.
Il Festival del Rap è stata l’altra idea geniale che ha trasformato Stornara e che ha fatto arrivare qui decine di musicisti di fama internazionale, dando lustro ad una cittadina che non aveva alle spalle una lunga tradizione musicale. È stata anche questa una grande operazione culturale che ha permesso la diffusione nel nostro territorio delle nuove tendenze musicali italiane e non solo. La scelta è stata fatta anche perché questa forma artistica, coniugando Ritmo e Poesia, è espressione di una cultura popolare densa di significato e vuole rappresentare una forma di denuncia sociale non ideologizzata ma libera da condizionamenti e strumentalizzazioni varie. Un linguaggio nuovo basato sulla rima, sul discorso ritmico e sul linguaggio di strada. A volte si ha l’impressione di essere in presenza dell’antica tradizione dei ‘cantastorie’ che coniugava appunto letteratura orale e canto, raccontando storie di vita vissuta. Il Festival Rap ha convogliato a Stornara tanti nuovi artisti, facendola appunto diventare ombelico del mondo musicale.
La Rivoluzione è tutta qui, servita su un piatto d’argento. I vantaggi per un vecchio e decadente borgo agricolo immensi. La trasformazione da borgo agricolo a polo di attrazione turistica è la naturale conseguenza del nuovo mondo che si è venuto a creare in maniera inconsapevole e miracolosa. Il dado è tratto e nessuno può tornare indietro. Ma una domanda, la madre di tutte le domande, aleggia nell’aria: Riusciranno i fortunati cittadini di questo borgo che ha voluto cambiare il suo destino sfruttare al massimo le grandi opportunità che hanno avuto? Oppure nel prossimo futuro assisteremo alla discesa sulla terra nostrana degli angeli decaduti?”