La passione politica di Roberta Apicella, dentista e nipote d’arte, nasce come cittadina attiva, quando molti anni fa insieme ad altri residenti diede vita al comitato e all’associazione Gli Amici del Viale.
Il Quartiere Ferrovia di Foggia è la prima motivazione del suo impegno, ma oggi, da candidata consigliera di CON Foggia nel campo largo progressista di Maria Aida Episcopo, sa che i problemi della zona stazione sono quelli dell’intera città. Solo che a Via Podgora, Via Trieste, Via Isonzo, Via Piave e Viale XXIV Maggio il degrado della città è ancora più evidente e si moltiplica per la presenza dei cittadini stranieri, che vivono in condizioni di precarietà.
Non nasconde la sua militanza nel centrodestra e nella Lega degli esordi, quando in tanti erano barricaderi e Rossano Sasso non era ancora deputato.
“Il centrodestra mi ha deluso profondamente, ho dato le dimissioni dalla segreteria della Lega quasi subito, poi c’è stato il commissariamento di Foggia. Sono rimasta nel direttivo dell’associazione. L’attenzione al quartiere è sempre alta, partecipiamo ai tavoli della sicurezza in Prefettura. La situazione, dopo tanti anni e tante promesse, non è cambiata per niente. Eppure non ci vorrebbe molto per migliorare la vivibilità di questo posto”, dice Apicella nel suo comitato di fronte al nuovissimo albergo con roof restaurant di Via Piave.
“Basterebbe potenziare i lampioni scelti dalla società della pubblica illuminazione, il risparmio energetico non può voler dire vivere nel pericolo. Non c’è più il presidio fisso degli agenti, lo abbiamo avuto solo per un breve periodo, arrivano solo su richiamo quando possono. Ci tengo a sottolineare che non sono razzista, voglio camminare solo sul marciapiede in sicurezza e pulizia, senza ritrovarmi roba trafugata. Ho aperto questo comitato ed entra gente che mi chiede aiuto, pulizia ordine e decoro. Inclusione non significa dare allo straniero la possibilità di spacciare e sono gli stessi stranieri integrati a chiedere sicurezza. Nei loro negozi noi ci serviamo, il disordine danneggia anche loro. A partire dal viale basterebbe curare i nuovi arredi urbani invitando i residenti e i negozianti, il Bello chiama il bello, ma purtroppo molti hanno ammainato la bandiera. Temo molto l’astensionismo, anche se sto avendo un buon riscontro. Non sono mai stata una politica”.
Apicella ricorda le tante iniziative vissute sul Viale della Stazione, anche grazie all’associazione. La più riuscita per lei fu il Viale in Fore, in cui si insegnava ai bambini l’arte del giardinaggio. Nel 2019 durante un Antiquariando i candidati sindaci di allora firmarono un patto pubblico per il Quartiere Ferrovia.
“Su Via Arpi fino all’Unifg non c’è un cestino, ci vuole una campagna educazionale, per amare Foggia devi avere la possibilità anche di poter gettare una carta nel cestino. Si deve partire dai fondamentali. Non amo gli stravolgimenti, non deve essere una città quattro punto zero, i palazzi del viale restano i più belli. Piazzale Vittorio Veneto era una cartolina”.
Il suo ingresso nel campo largo è frutto della conoscenza amicale con Rosario Cusmai e Gianni De Rosa, che le ha proposto di correre come consigliera in tempi lontani, a febbraio 2023.
“Ho accettato con grande passione come sempre mi capita, non faccio mai pronostici, per scaramanzia, sostengo Episcopo, una persona che stimo. Confrontandomi con i maggiorenti della mia lista si è detto durante le riunioni che si avrà una attenzione particolare sul quartiere ferrovia, che è un problema che va affrontato e risolto. Bastano piccoli aggiustamenti, chiederei la presenza di un locale con un distaccamento dei carabinieri come c’è al Cep e al Candelaro, anche se va detto che qui fenomeni criminosi non se ne sono mai visti, è solo una questione di degrado urbano, spacciano moltissimo. Ci vuole qualche controllo in più. La videosorveglianza è fondamentale, lo è stata a Milano, il colpevole di stupro nei confronti dell’anziana donna fragile è stato arrestato grazie al percorso con cui è stato intercettato. Ci vuole una centrale operativa che controlli e monitori, frequenti sono le risse per ubriacature, sono volate bottiglie, si vivono momenti coloriti, noi paghiamo una Imu e una Tari ben salata. Vogliamo una raccolta differenziata, un servizio organizzato e non Via Trieste dove sono concentrati tutti i cassonetti ed è diventata una isola ecologica. Succede ancora di trovare una testa di gallo e di animale macellato agli angoli di strada. Insomma i problemi li conosciamo, bisogna fare in modo che il cittadino di Foggia possa contare su energie nuove, deve vedere facce che vogliano operare per il bene della città”.
Il cambiamento per Apicella è essenziale e va fatto interpretare a chi ama Foggia. “Sono di Foggia e qua voglio restare con le unghie e con i denti. Qui ho lo studio, qui lavoro. Mi piacerebbe tanto vedere rifiorire la città. Ho voluto aprire il comitato qui perché qui mi piace stare, in questo quartiere. Ci vuole una rinascita di Foggia”.