Confermata dal Consiglio di Stato l’interdittiva antimafia alla “Gentile Impianti srl” di Mattinata gestita da Giovanni Gentile, fratello di Francesco Pio detto “Passaguai”, esponente di spicco del clan Lombardi-Scirpoli-Raduano e cugino di Mario Luciano Romito, il boss ucciso il 9 agosto 2017 nella famigerata strage di San Marco in Lamis. Morte feroce anche per lo stesso “Passaguai”, ammazzato sotto casa sua a Mattinata il 21 marzo 2019, proprio nella giornata contro tutte le mafie. Nel 2020, invece, giunse l’interdittiva spiccata dall’allora prefetto di Foggia, Raffaele Grassi che indicò la Gentile Impianti come impresa in odor di mafia.
La società, intestata al figlio di Giovanni Gentile, si occupa di impianti elettrici e fu affidataria dei campi in zona Concezione dal Comune di Mattinata, vicenda finita anche nella relazione del 2018 che portò allo scioglimento per mafia del Consiglio comunale mattinatese.
Per il Consiglio di Stato, sentenza numero 5509/2023 reg. prov. coll. del 6 giugno, l’interdittiva fu legittima in quanto evidenziò “un ampio contesto di mafia garganica basato su legami familiari o sociali tipici e su uno strettissimo rapporto con il territorio ove esercita il proprio potere di intimidazione mafiosa”. Si fa riferimento anche ai rapporti tra il clan del quale faceva parte “Passaguai” e noti esponenti sia della “Società Foggiana” che delle ‘ndrine calabresi. “La famiglia costituisce punto di forza e caratteristica tipica dei gruppi mafiosi garganici”.
Ma non è tutto, ombre anche sugli affidamenti ottenuti dall’impresa di Gentile, unica partecipante alla gara e senza essere mai stata sottoposta a verifiche antimafia da parte del Comune di Mattinata. Inoltre, la durata della concessione di 30 anni venne alzata a 40 senza motivazioni. Per tutte queste ragioni, il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso del Ministero dell’Interno e dell’Ufficio territoriale di Governo contro l’annullamento a sorpresa da parte del Tar. Nel frattempo la Prefettura di Foggia, dopo il controllo giudiziale, ha provveduto a rilasciare il nullaosta alla società. (In foto, i campi in zona Concezione; a sinistra, la scena del delitto Gentile; a destra, “Passaguai” con l’attuale boss del clan, Francesco Scirpoli)
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