La vertenza Energas torna ad accendere il dibattito a Manfredonia e dopo ripetute richieste da parte dei vari comitati “No Energas”, una delegazione composta dal sindaco Gianni Rotice, dal parlamentare Giandiego Gatta, da Enzo Cripezzi della Lipu, Iolanda D’Errico del coordinamento Ambiente e Salute e da Padre Franco Moscone, arcivescovo del Gargano, è stata ricevuta nel pomeriggio dal ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin.
“Al capo del dicastero di Viale Colombo gli è stato consegnato un nutrito dossier nel quale vengono specificati dettagliatamente i motivi tecnici-sociali-ambientali e politici del netto NO del territorio all’approvazione dell’obsoleto progetto presentato nel 1998 e che ha registrato tutti i NO degli Enti locali (Comune, Provincia, Regione, Ente Parco), con il rischio di una nuova infrazione comunitaria in quanto riguardante un’area Sic\Zps già oggetto di sanzione in passato. Al centro dell’analisi l’obsolescenza tecnologica dell’impianto e la non strategicità del gpl nelle politiche energetiche internazionali (oltre alla sua estrema pericolosità), nonché il danno, per ambiente e salute, ad un territorio già sfregiato dai danni dell’Ex Enichem. Prioritario il cambio di scenario di sviluppo per Manfredonia, in fase di rilancio grazie alla valorizzazione della risorsa mare (pesca, diportismo, balneazione, logistica) e agli straordinari scavi al Parco Archeologico di Siponto iniziati a settembre 2021, che hanno disegnato una nuova traiettoria di futuro”.
Rimarcato anche il plebliscitario esito del referendum che si è espresso contro l’ipotesi Energas.
Il ministro si confronterà ulteriormente con gli uffici per relazionare a Palazzo Chigi sulle determinazioni da intraprendere.