Da una parte lo spettro di Energas (zona industriale a ridosso ss89), dall’altra i progetti di Seasif (area ex Enichem di Macchia). In mezzo l’abitato di Manfredonia. Sulla grande voglia di industria di alcune multinazionali si è acceso il dibattito, al momento solo politico, ma a breve potrebbe interessare anche l’opinione pubblica. Di Energas sappiamo già tutto, di Seasif siamo ancora alle proposte progettuali che la politica bipartisan manfredoniana sembra aver bocciato a prescindere.
Seasif vuole diventare un’azienda terminalista del porto alti fondali per utilizzare alcune aree della zona industriale di Macchia Monte Sant’Angelo per realizzare un polo di prelavorazione di bentonite e materiali polimetallici. Previsto anche un deposito di carburante per autotrazione a favore delle navi che attraccheranno al porto. Nascerà anche una centrale a turbo gas. In termini occupazionali ci saranno 200 posti di lavoro diretti e altrettanti nell’indotto. Oggi siamo stati nella zona industriale di Macchia dove sono presenti ancora i postumi dell’ex Enichem e dove la bonifica non è stata ancora completata, ma dove c’è tanta voglia di rilanciare quel sito. Con noi il sindaco di Monte Sant’Angelo, Pierpaolo D’Arienzo che sulla questione ha convocato un consiglio comunale monotematico in programma venerdi 3 marzo.
“Questa è una grande area industriale, una delle più infrastrutturate del Mezzogiorno. Qui ci sono tutte le dotazioni necessarie per rilanciare questo sito. Una portualità importante su cui sono stati investiti 180 milioni di euro da parte del Governo per rimettere in funzione tutto il bacino alti fondali. Un’area sempre più attrattiva. Io sono contrario ai no a prescindere, ovviamente non stendiamo tappeti rossi a chiunque voglia venire qui, dobbiamo valutare le varie proposte di investimento. Siamo a supporto non solo degli imprenditori, ma anche degli altri enti istituzionali per cercare di trovare soluzioni che possano conciliare lavoro, salute e tutela dell’ambiente. Non lo nego, questa è un’area industriale che ha avuto diversi problemi, e non solo per la vicina città di Manfredonia. È giusto che ci sia un livello di attenzione elevato, ma abbassiamo i toni in questo momento e iniziamo a fare valutazioni oggettive e obiettive. Il lavoro che significa dignità e benessere deve coesistere con l’ambiente e la salute”.