Stupisce la scelta del consigliere regionale ed ex sindaco di Manfredonia Paolo Campo in ordine al posizionamento per il prossimo congresso del Partito democratico. A grande sorpresa di compagni, iscritti e militanti il politico sipontino si è schierato con Elly Schlein anziché seguire il governatore Stefano Bonaccini supportato da Antonio Decaro, Michele Emiliano, Raffaele Piemontese e tutta la corrente orlandiana di Capitanata che fa capo all’ex deputato Michele Bordo.
“Condivido appieno il suo punto di vista sulla centralità dei diritti sociali – ha spiegato Campo – a partire dal lavoro, la strategicità della transizione verso un’economia sempre più sostenibile, digitale e democratica, l’improcrastinabilità della lotta alle disuguaglianze e le discriminazioni di ogni genere. Tra le priorità dell’agenda politica del Partito Democratico indico anche l’opposizione dura allo scellerato disegno di autonomia differenziata, tracciato dalla Lega per provare a recuperare voti ai danni delle comunità del Sud, e l’individuazione di nuove e più chiare forme di collaborazione e condivisione istituzionale tra lo Stato e le articolazioni territoriali del governo del Paese”.
Il congresso nazionale del Partito Democratico sta dividendo nel profondo tantissime “tribù” politiche locali. Campo che era sempre stato legato alle componenti più diessine, con la scelta di Bersani, Cuperlo e infine Orlando, ha optato questa volta per Schlein, che sta calamitando molti delusi e molti dem, come i giovani Mario Cagiano e Marco Esposito, da sempre su posizioni più barricadere e civiche. Dall’altro lato è quanto mai singolare la scelta della giovanile del PD schierata in massa con Gianni Cuperlo. Secondo molti questo potrebbe essere l’ultimo congresso del PD prima della liquefazione totale del partito. (In foto, Schlein e Bonaccini)