Lo storico e giornalista Salvatore Lordi ha scelto anche la città di Foggia per presentare il suo ultimo libro “Anni Bui”, una sorta di cronistoria che parte dall’irredentismo tirolese, passando per le estremizzazioni degli anni di piombo e giungendo alla strage che devastò la stazione centrale di Bologna. Lordi traccia le coordinate storico-politiche che portarono all’ascesa degli estremismi eversivi di destra e sinistra, descrivendo la lotta armata che insanguinò le strade del nostro Paese. Un saggio attraversato da un senso di rassegnata sconfitta e disillusione su una delle pagine più controverse della nostra storia.
Lordi ha inoltre fatto alcuni cenni sulla realtà foggiana. “Foggia non ha nulla a che vedere con questi fenomeni criminosi perchè la parte migliore di questa città che è la maggioranza non ha nulla a che vedere con questi atti intimidatori, queste uccisioni. Pertanto credo che sia giunto il momento di raccontare altro, ovvero la pagina positiva di Foggia”.