“Game Over. Comunichiamo ufficialmente di aver preso la decisione di smontare e rimuovere le luminarie dell’evento ‘Le Luci del Golfo. Tutte le installazioni luminose posizionate in città e non solo quelle di Piazza Maestri d’Ascia“. Lo riporta un post dell’associazione di commercianti “Io sono Partita Iva” che nelle scorse settimane aveva installato alcune decorazioni natalizie a Manfredonia, tra cui un discutibile modello in scala del “Titanic”.
Le luminarie erano state inizialmente collocate nel fossato del castello ma la Soprintendenza, dopo pochi giorni, aveva ordinato la rimozione di tutte le strutture perché “non compatibili”.
A quel punto l’associazione ha spostato il Titanic, un timone, un’ancora e la casa di Babbo Natale tra piazza Maestri d’Ascia e Largo Diomede ma anche qui senza le dovute autorizzazioni. In queste ore la tecnostruttura comunale, in particolare il settore Urbanistica e Sviluppo Sostenibile Servizio Demanio, ha diffidato l’associazione a rimuovere le luminarie entro cinque giorni perché situate su demanio marittimo.
Sui social l’associazione la butta sul vittimismo dando persino la colpa alla stampa locale e deviando le attenzioni dal reale motivo, la mancata autorizzazione degli organi competenti: “Non ci stiamo a questo gioco al massacro e alla strumentalizzazione continua delle nostre iniziative e attività. Noi siamo persone che vivono del proprio lavoro e che danno lavoro a centinaia di famiglie, non possiamo essere accusati in questo modo di cose che non abbiamo fatto!
Non ce la facciamo più, siamo stanchi e vessati da questa situazione che non ha precedenti nella storia degli eventi pubblici di Manfredonia. A qualcuno evidentemente non basta che privati cittadini si mettano al servizio della comunità, non basta che solo grazie a fondi privati di imprenditori e partite Iva si faccia fronte ad un investimento cospicuo per rendere attrattiva e accogliente la nostra città. Non possiamo assolutamente accettare di essere accusati ingiustamente di occupazione abusiva di suolo pubblico e addirittura di allaccio abusivo alla pubblica illuminazione. Questo è troppo anche per noi, per la nostra pazienza e per la determinazione che mettiamo nel portare a termine gli impegni assunti con la città”.
E ancora: “Smontiamo le luminarie e annulliamo l’evento perché non ce la facciamo davvero più a sopportare questo continuo rimpallo di responsabilità, generato da un’amministrazione e da una tecnostruttura comunale in totale confusione e difficoltà e lo si evince chiaramente dagli ultimi atti prodotti, accompagnati da accuse e calunnie lanciate addosso da una certa stampa (forse con un secondo fine?), con l’intento di farci passare per quelli che violano norme, leggi e regolamenti. È tutto falso, le cose non stanno così, ma evidentemente la macchina del fango, ben orchestrata, si è messa in moto. Alla comunità di Manfredonia chiediamo scusa per non poter allietare il Natale, ci abbiamo provato ancora una volta con la massima dedizione e professionalità”.
Infine concludono annunciando una conferenza stampa: “I fatti non stanno come raccontati e ve lo dimostreremo, carte alla mano, durante la conferenza stampa che si terrà a breve e alla quale potranno assistere anche i cittadini, altre vittime di questi ‘giochi di potere’ che vanno a danno della popolazione”.