Lo scorso 24 e 25 settembre, presso l’Archivio di Stato di Foggia, si è conclusa la più estesa e partecipata manifestazione culturale d’Europa: le GEP – Giornate Europee del Patrimonio (European Heritage Days). L’ Archivio di Stato di Foggia, centro gravitazionale e propulsivo della cultura nella nostra provincia, ha presentato in anteprima al pubblico la candidatura di “Monte Sant’Angelo Capitale della Cultura 2025”. All’incontro del 24 mattina, oltre al direttore, Massimo Mastroiorio, e al Coordinatore Progetti speciali e Valorizzazione dell’Archivio di Stato di Foggia, Alfredo de Biase, tra i relatori erano presenti il rappresentante dell’Ordine degli Architetti, arch. Cesare Corfone, il sindaco di Monte Sant’Angelo, Pierpaolo D’Arienzo, e il Coordinatore del Comitato tecnico-scientifico per la Candidatura, Pasquale Gatta. Prima di iniziare il convegno, i relatori e il pubblico presente, guidati dai funzionari dell’Archivio hanno visitato la mostra “Monte Sant’Angelo e le zone verdi di Capitanata” allestita appositamente per le GEP.
Dopo l’introduzione durante la quale de Biase ha evidenziato l’importanza per un ente culturale statale come l’Archivio di Foggia di valorizzare e promuovere il territorio e le proprie potenzialità e come un evento come quello che sta vivendo Monte Sant’Angelo debba essere coralmente sostenuto, è intervenuto l’architetto Corfone, il quale, condividendo il progetto di promozione, ha elogiato l’Archivio per la sua apertura verso la comunità e verso gli ordini professionali come quello che rappresenta.
Subito dopo de Biase, nell’introdurre Mastroiorio, ha spiegato che la rivoluzione che sta avvenendo nell’Archivio si sta concretizzando grazie alla grande apertura di idee del nuovo direttore e al cambio di strategie culturali indispensabili per rendere l’Archivio inclusivo, abbattendo le barriere e il disinteresse che lo separano dal pubblico potenziale. Il Direttore ha orgogliosamente esordito che a giugno scorso, insieme all’Arch. de Biase sono stati invitati a Roma e, alla presenza del Ministro Franceschini, gli è stato consegnato il volume “Scrigni di storia” dove, la sede di Palazzo Filiasi, è stata scelta ed inserita tra i monumenti più prestigiosi e rappresentativi degli archivi d’Italia. Ha poi spiegato come, con l’impegno di tutto il personale, l’Ente si stia facendo conoscere anche oltre confini con progetti che, già dal prossimo mese di ottobre, saranno presentati a Lucca, alla XVIII edizione di Lubec (6–7/10), e a Paestum, alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico (27–30/10). Altri progetti attualmente in cantiere saranno messi a conoscenza della comunità e divulgati nei prossimi mesi.
De Biase, nello spiegare come per l’Archivio sia motivo di orgoglio presentare a Foggia la candidatura di Monte Sant’Angelo a Capitale della Cultura 2025 e che, in caso di vittoria, tutta la Capitanata ne trarrebbe beneficio sotto il profilo culturale, turistico ed economico, ha introdotto nella discussione D’Arienzo il quale, dopo aver ringraziato l’Archivio per la disponibilità elogiandone il cambio di approccio verso il territorio, ha detto che essersi candidati a capitale della cultura costituiva di per sé già una vittoria. Ha poi spiegato che aver coinvolto tutte le energie dell’intera Capitanata, così come stanno facendo, fa parte di una strategia culturale ed un modello di collaborazione da perseguire, a prescindere dal risultato.
Dopo aver illustrato tutto il percorso burocratico la parola è passata al collaboratore e coordinatore del comitato tecnico scientifico, Pasquale Gatta, il quale, interloquendo con Mastroiorio e con de Biase, ha chiarito come Monte Sant’Angelo ha messo in campo le migliori professionalità per raggiungere l’obbiettivo prefissato, come Alessandro Bollo, ritenuto tra i massimi esperti in valorizzazione del patrimonio culturale.
De Biase ha concluso la giornata dicendo che le probabilità di raggiungere l’acclamazione come capitale della cultura 2025 in Capitanata diventano sempre più concrete, tenuto anche conto del peso culturale di Monte Sant’Angelo, in quanto una delle pochissime località al Mondo con due siti Unesco, considerata la presenza del manager Bollo nel comitato tecnico-scientifico e, soprattutto, constatate le fresche idee dei due rappresentanti del comune. Pertanto, insieme al direttore e al sindaco, ci si è impegnati a riproporre il convegno nell’Archivio di Foggia per festeggiarne l’auspicata vittoria.
All’’incontro del giorno seguente è stato presentato il libro “Nel Gargano del pellegrino”, edizione Andrea Pacilli, dove Mastroiorio e de Biase dopo aver rimarcato l’importanza dello spazio denominato “ARCHIVINVERSI”, dedicato agli studiosi ed ai ricercatori, hanno dialogato con l’autore, Matteo Pazienza, e con il fotografo, Fernando Lucianetti.
Anche in questo appuntamento si è parlato di Gargano e della Grotta di San Michele a Monte Sant’Angelo, ripercorrendo le sensazioni e le emozioni che nel medioevo vivevano i pellegrini ed oggi gli attuali viaggiatori. L’incontro, iniziato con la visione di un video appositamente realizzato dagli autori, dove è stato possibile vedere le spettacolari immagini paesaggistiche e culturali del nostro Gargano, si è concluso con la constatazione che il nostro territorio, sin dai tempi antichi, è sempre stato oggetto di forte interesse culturale, paesaggistico e religioso.