Nel MoVimento 5 Stelle tutti sperano nell’effetto Conte, capolista alla Camera nel listino plurinominale, che condivide insieme agli uscenti Carla Giuliano e Giorgio Lovecchio e alla ex consigliera comunale viestana Mariateresa Bevilacqua. Tra i supplenti Giuseppe Acquaviva, Maria Carbone, Marco Pellegrini e Guglielma Lecce.
La parlamentare sanseverese ha sbaragliato la concorrenza accumulando ben 331 preferenze alle Parlamentarie camerali. Seconda tra i foggiani Maria Teresa Bevilacqua con 272 consensi e solo terzo Giorgio Lovecchio con 264 voti, il quale rischia, se le percentuali del M5S non fossero altissime di non tornare in Parlamento. 250 preferenze per Marco Pellegrini, il quale come tutti i colleghi senatori era passato sulla Camera. Solo Gisella Naturale ha confermato la posizione senatoriale, piazzandosi al secondo posto nel listino dopo Turco. La stessa senatrice di Torremaggiore sarà anche candidata nell’uninominale del Senato e se la vedrà contro Teresa Cicolella del centrosinistra e molto probabilmente contro Anna Maria Fallucchi o Giannicola De Leonardis per il centrodestra.
I diversi portavoce, in particolare l’assessora regionale Rosa Barone e l’europarlamentare Mario Furore, hanno appoggiato tutti gli uscenti. Considerando che si potevano dare 3 preferenze, i voti sono stati spalmati su tutti i candidati. Secondo i rumors, si erano distanziati dalla linea solo gli ex consiglieri comunali foggiani Giovanni Quarato e Giuseppe Fatigato che insieme a Giorgio Lovecchio appoggiavano anche l’ingegnera sipontina Guglielma Lecce, piazzatasi ultima.
Per Pellegrini adesso si preannuncia un nuovo collegio uninominale, stavolta camerale, dopo quello del 2018 vinto contro il prof civico emilianista Massimo Russo e l’imprenditrice meloniana Antonella Spezzati. La sfida contro Valentina Lucianetti sarà tutta all’insegna del tema legalità.
“La lista è ottima, sono felicissimo che il capolista alla Camera sia il nostro presidente, che giustamente, sente il richiamo della sua terra – rileva Pellegrini -. Confido che otterremo un buon risultato, sia in ambito nazionale e sia particolarmente nel nostro territorio. Per quanto riguarda la mia autocandidatura anche nel 2018 mi sarebbe piaciuto concorrere per la Camera, ma in quella occasione c’era una regola che imponeva agli over 40 di candidarsi al Senato, cosa che feci. Questa volta la regola è stata abolita e quindi ho scelto il plurinominale Camera. Una mia eventuale candidatura all’uninominale sarà valutata dal Presidente Conte in piena autonomia. Condivido sin d’ora qualsiasi sua decisione. Sono molto soddisfatto di aver potuto servire i cittadini, con disciplina e onore, nella legislatura che sta terminando e di aver portato risultati concreti a questo territorio, come l’istituzione della Dia a Foggia, un generale rinforzo del dispositivo di contrasto alle mafie, oltre che ad aver contribuito al programma di progettazione e investimenti del Cis Capitanata e molto altro ancora”. (In alto, Conte; nei riquadri, Giuliano, Lovecchio e Pellegrini)