Più Europa e Azione di Carlo Calenda hanno stretto l’accordo col Pd, ottenendo un corposo 30 per cento dei collegi uninominali. Come si legge nel patto, le parti si impegnano a non candidare personalità che possano risultare divisive per i rispettivi elettorati nei collegi uninominali, per aumentare le possibilità di vittoria dell’alleanza. Conseguentemente, nei collegi uninominali non saranno candidati i leader delle forze politiche che costituiranno l’alleanza, gli ex parlamentari del M5S (usciti nell’ultima legislatura), gli ex parlamentari di Forza Italia (usciti nell’ultima legislatura).
La totalità dei candidati nei collegi uninominali della coalizione verrà suddivisa tra Democratici e Progressisti e Azione/Più Europa nella misura del 70% (Partito Democratico) e 30% (Più Europa/Azione), scomputando dal totale dei collegi quelli che verranno attribuiti alle altre liste dell’alleanza elettorale. Questo rapporto verrà applicato alle diverse fasce di collegi che verranno identificati di comune intesa. Le parti si impegnano a chiedere che il tempo di parola attribuito alla coalizione nelle trasmissioni televisive sia ripartito nelle stesse percentuali applicate ai collegi.
Le liste del Partito Democratico e di Azione/Più Europa parteciperanno alle campagne elettorali guidate da Enrico Letta, frontrunner per i democratici e progressisti, e Carlo Calenda, frontrunner per Azione/Più Europa e liberali. Anche in Capitanata, Azione potrebbe rivendicare una sua candidatura al collegio uninominale. In tanti si stanno avvicinando, dichiara l’onorevole Nunzio Angiola.
Intanto l’assemblea nazionale di Sinistra Italiana ha approvato il dispositivo di Nicola Fratoianni che punta ad un accordo con il Pd e non col il polo di sinistra con dentro anche il M5S. Fratoianni fino all’ultimo cercherà di far cadere i veti tra M5S e Pd per tornare al dialogo per raggiungere il primario obiettivo della costruzione della più larga coalizione possibile contro le destre, ma in subordine è chiamato a lavorare ad un accordo tecnico-elettorale sui collegi uninominali con il Pd ed eventuali altre formazioni democratiche, finalizzato a convogliare il maggior numero di voti possibili su candidati in grado di contendere con la massima efficacia il campo alla destra. (In alto, Della Vedova di Più Europa, Letta del Pd e Calenda di Azione)
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