Due anni dalla grande marcia antimafia a Foggia, ma poco o nulla è cambiato. “Siamo ancora qui a leccarci le ferite”

L’assessora regionale al Welfare, Rosa Barone: “È una guerra dura e impegnativa, che deve vederci tutti in prima linea”

10 gennaio 2020, una data indelebile nella mente dei foggiani, protagonisti di una marcia antimafia dopo le bombe che sconvolsero quel Capodanno. Due anni dopo, e con una pandemia in mezzo, la città è ancora sotto lo scacco della malavita. L’inizio 2022 ha fatto registrare una raffica di attentati a Foggia e provincia, facendo ripiombare il territorio nella paura.
“Oggi sono 2 anni da questa giornata che doveva segnare lo spartiacque per la nostra città – scrive l’assessora al Welfare, Rosa Barone postando la foto della marea umana in via Lanza -. Dopo tutto questo tempo, purtroppo, siamo ancora qui a leccarci le ferite, dopo aver visto la fine della politica e l’arrivo della commissione prefettizia in Comune, per via delle connessioni tra la delinquenza e chi avrebbe dovuto governarci. È una guerra dura e impegnativa, che deve vederci tutti in prima linea, come 2 anni fa. Come allora, ognuno con il suo ruolo, dovrebbe esserci, prendere per mano questa città martoriata e ferita e, lavorare, per far sì veramente che giornate come quelle non abbiano più motivo di avvenire”.



In questo articolo: