‘La comunità educante e la cultura della felicità’ è stato il titolo dell’incontro al Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Foggia, organizzato da RiGenerAzioni, il progetto selezionato da Con I Bambini nell’ambito del Fondo per il Contrasto della povertà educativa minorile, cui ha partecipato anche l’assessora regionale al Welfare Rosa Barone.
Il responsabile di progetto Massimo Marino, Presidente dell’associazione capofila Aps Sacro Cuore, ha presentato i risultati di RiGenerAzioni. Tra le attività più più interessanti, quella che è partita dall’idea di uno degli studenti delle due scuole coinvolte all’interno del progetto Mattia Fusillo, che ha illustrato ‘L’Ora della Felicità’, un’idea che è diventata una vera e propria ricerca verso il cambiamento, che ha visto come protagonisti i ragazzi dell’Istituto Foscolo-Gabelli e della Santa Chiara-Pascoli-Altamura e che ha visto attivamente impegnata l’Università di Foggia con la Professoressa Daniela Dato e i ricercatori Cristina Romano e Severo Cardone, che illustreranno le caratteristiche principali del lavoro svolto, che ha portato recentemente alla pubblicazione del libro ‘L’Ora della Felicità’. Che cosa è per te la felicità? Ai ragazzi è stata formulata questa “domanda nuda e cruda”.
Le prospettive di felicità e cambiamento, passando attraverso il benessere e la valorizzazione dei talenti, sono al centro della sperimentazione degli istituti scolastici partner di progetto, diretti dalle professoresse Fulvia Ruggiero e Mariolina Goduto.
Durante l’incontro è stato firmato il Patto educativo di Comunità del Rione Candelaro, che coinvolgerà diverse realtà presenti nel progetto (le due scuole Foscolo-Gabelli e della Santa Chiara-Pascoli-Altamura, l’Università degli Studi di Foggia, la Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù, l’Aps Salesiani per il Sociale, l’Aps Sacro Cuore, l’Aps Gente di Foggia, il Banco Alimentare della Daunia Francesco Vassalli Onlus, il Centro di Solidarietà di Foggia ed il nascente Comitato di Quartiere del Rione Candelaro).
Come ha spiegato la professoressa Daniela Dato “la povertà educativa convive con isole di eccellenza, che dialogano con le istituzione creando una filiera formativa”.
“Cominciare ad ascoltare i ragazzi insieme alla ricerca della felicità deve essere la mission della scuola”, ha rimarcato Goduto. “La scuola è una componente essenziale del processo di crescita dei ragazzi le cose migliori sono cominciate ad arrivare quando abbiamo tessuto reti e stretto accordi con le parrocchie, rapporti di emotività. Tutti dobbiamo remare verso la promozione delle competenze interpersonale. Il cambiamento avviene solo dal profondo legame tra le pedagogia e l’estetica, intesa non solo come ricerca della bellezza, ma come ricerca della sensibilità, tuffandosi nel mondo delle sensazioni e nell’esposizione alle arti. Abbiamo fatto incrociare ragazzi e bambini con le arti, con la letteratura la musica. Rigenerazioni ha funzionato per la qualità delle proposte, non è stato un progetto banale”. Gli adulti possono incidere sui ragazzi a livello affettivo con una educazione sentimentali e un ricorso costante alle arti. Emotività sensibilità affettività sono state al centro dell’orientamento laboratoriale, che non è solo spazi fisici ma anche uno spazio mentale.