“Non mi svendo ma preferisco provarci. Anche per salvare un solo assessorato”. La risposta di Barone dopo l’affondo di Laricchia in Consiglio

La foggiana non ci sta e replica all’ex candidata presidente: “Non so se sono una 5 stelle pura, una cinque stelle delle origini, e così via, ma so che sono e sarò grata a tutte quelle persone che nel movimento ci hanno messo anima, cuore e tempo”

Dopo lo sfogo, e le lacrime, di Antonella Laricchia, ecco la risposta della collega 5 stelle, Rosa Barone, rea secondo l’ex candidata presidente, di essere scesa a patti con Emiliano insieme ad alcuni colleghi pentastellati. “Non mi sono nascosta in questo periodo, anzi ho pensato e ripensato a quella che sarebbe stata la soluzione migliore per il nostro 5 stelle – scrive la foggiana Barone -. Vorrei ricordare che dobbiamo ancora votare su Rousseau e a decidere cosa dobbiamo fare noi. Vorrei ricordare che se il voto esprimesse un No anche Casili dovrà dimettersi da Vicepresidente. Vorrei ricordare che l’opposizione è bella, puoi dire la tua, senza avere nessura responsabilità, senza cambiare niente e fare un figurone. Vorrei ricordare che arriveranno tanti soldi, e credo non sia il caso che siano da soli a gestirli, quando potremo controllarli e incidere. Vorrei ricordare che fra 5 anni, forse spariremo o forse cresceremo, opposizione o meno, ma tra stare con la coscienza a posto all’opposizione o stare con la coscienza a posto nella maggioranza per poter incidere nella politica vera senza svendersi, io preferisco provarci con tutta la forza possibile. E anche se fosse per un solo assessorato salvato!”
“Sì ne vale la pena – prosegue -, perché se vuoi fare la differenza devi essere la differenza, nei fatti però, non a parole. E a pensare che siete le stesse persone che ringraziano il cielo, che oggi, per fortuna ci sia Conte a gestire questo periodo tremendo, senza precedenti, dimenticando che fu una indicazione di Luigi Di Maio. Siete le stesse persone che beneficiano del reddito di cittadinanza che sempre grazie a una forza di volontà disumana del m5s e della grande capacità di mediazione di Di Maio oggi è legge. E così per l’abolizione della prescrizione, dei trojan e di tutti i miliardi dati alla sanità, alla scuola ect ect. Esserci e non poter far nulla è la morte peggiore di quel m5s consapevole di non essere servito a niente”.
E ancora: “Non mi piacciono i toni di superiorità, mai! Non mi piacciono i processi all’intenzione! Non mi piacciono le allusioni e le insinuazioni! Ma soprattutto non mi piacciono le esibizioni. Io non so se sono una 5 stelle pura, una cinque stelle delle origini, e così via, ma so che sono e sarò grata a tutte quelle persone che nel movimento ci hanno messo anima, cuore e tempo per provare davvero a cambiare le cose, in questo strano Paese dove pezzi delle istituzioni sono legati alla mala, come ci dimostrano indagini in atto. Noi ci crediamo sempre e ci proveremo ancora. E vorrei ricordare che questa cosa la stiamo facendo nel M5S e con il M5S! Ad maiora!”, conclude Barone.