“La candidatura c’è ed è forte, il rapporto con il ministro è solido”. Fonti ben informate confermano le voci sulla proposta del rettore uscente dell’Unifg, Maurizio Ricci, alla presidenza del Parco del Gargano. Il docente ordinario di diritto del lavoro, che tra un paio d’anni maturerà i requisiti per la pensione, avrà una finestra temporale limitata per accettare l’incarico, la cui scadenza è fissata ad ottobre prossimo. La partita, infatti, si incrocia con l’elezione del nuovo rettore (si voterà il 2 luglio), che vede in corsa i docenti Pierpaolo Limone, Agostino Sevi e Lorenzo Lomuzio.
Il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, la decisione l’avrebbe già presa, individuando in Ricci il profilo più adeguato per una realtà complessa. Lo stesso governatore della Puglia, Michele Emiliano, sarebbe accondiscendente, anche perché alle ultime Politiche venne avanzata proprio dal Pd la richiesta di candidatura del professore per il Senato. Dunque, i due “player” decisivi sarebbero allineati. Resta da sciogliere la riserva su alcune componenti politiche che non avrebbero manifestato particolare entusiasmo per il rettore uscente.
Il punto vero, tuttavia, è comprendere se ci sia la ferma volontà di Ricci di accettare un incarico per un posto vacante da troppo tempo le cui sorti, negli ultimi tempi, sono state fagocitate da polemiche e interessi particolari e contrapposti che non rendono per nulla “tranquillo” l’incarico. Non proprio un contesto ideale per chi, dopo una lunga carriera accademica, si accinge alla quiescenza.