Il vescovo di Manfredonia-San Giovanni Rotondo-Vieste, Franco Moscone, definisce “illazioni” le ultime notizie sulle motivazioni delle dimissioni del direttore generale di Casa Sollievo della Sofferenza, Domenico Crupi. “In questi giorni sono state dette tante cose – ha spiegato durante una intervista a Padre Pio Tv -, anche perché il dottor Crupi, che è un mio amico, ha presentato le sue dimissioni. In seguito sono venute fuori dichiarazioni strane. Non posso parlare delle dimissioni di un manager, perché non è compito mio, l’interessato dovrebbe dire la sua, non io. Per quel che mi riguarda, posso dire che sono state fatte delle illazioni perfettamente fuori posto e scomposte. Per esempio, si è detto che ci sono stati consigli di amministrazione burrascosi. Ne ho vissuti due finora, compreso l’ultimo di mercoledì scorso, ed ho trovato un consiglio tranquillissimo, in pace, tra persone che sanno ragionare, dialogare e vedere i problemi”.
Poi interviene sul presunto crack finanziario. “Ho letto che l’ospedale sarebbe sull’orlo del collasso – ha spiegato -, quando cinque mesi fa mi hanno chiamato per dirmi, dalla Santa Sede, che ero anche presidente di questa opera, mi hanno fatto anche vedere in qualche modo i bilanci ed erano in perfetta forma. Sono stati governati, credo, con molta onestà e, se in cinque mesi è andato tutto a rotoli devono essere veramente in gamba questi qui. Mi sembra essenzialmente una grande bufala questa. Fa piacere ai giornali fare sensazionalismo e cercare motivazioni dove probabilmente non ce ne sono, anzi non ce ne sono. Ancora, sul patrimonio in vendita, che io sappia non c’è nessuna vendita. Anzi, si va tranquillamente avanti e io spero che il patrimonio cresca, proprio perché possa crescere sempre meglio Casa Sollievo e diventare sempre più un punto di eccellenza. Ringrazio perciò coloro che l’hanno governata in questi anni e che la stanno governando, che hanno fatto molto bene, e credo che le sue dimissioni siano molto coerenti con il suo procedere di questi anni passati. E che esca veramente bene avendo terminato – o ritenuto di terminare – il suo impegno. Nel Consiglio di amministrazione ha consegnato anche il piano triennale, dando delle indicazioni per chi lo seguirà. Dopo tutto, era in regime di prorogatio, e in queste condizioni non hai il tempo necessario per un’altra amministrazione. Per il futuro vogliamo un’eccellenza che sia sempre più eccellenza e che non diminuisce”.