“È una lotta di dignità umana al fianco di chi nel Parco nazionale del Gargano ci vive, lavora e ha rispetto verso l’ambiente ma anche verso noi cittadini garganici! Numerosi lupi sbranano le nostre greggi; cinghiali devastano le nostre colture, sono portatori di malattie e causano incidenti mortali; la fauna e l’avifauna ittica dei nostri laghi sono decimate da cormorani, corvi, bisce e ratti, ormai numerosissimi”. Si sfogano così i pastori garganici durante una protesta organizzata oggi a Monte Sant’Angelo.
“Così come è gestito oggi il Parco – continuano – è fallimentare. Non si prevede nessun tipo di sviluppo e lavoro per i nostri figli, ma solo emigrazione e negazione di poter creare attività eco-compatibili produttive”. Momenti di tensione sono stati registrati durante l’intervento del presidente del Consiglio direttivo, Claudio Costanzucci, il quale ha dichiarato che “sono già stati dati 120mila euro per i danni da lupi, dopo le 280 richieste arrivate”. Frase che ha fatto infervorare alcuni allevatori, secondo i quali questi indennizzi non sarebbero arrivati a tutti. “Siamo stanchi di esser presi in giro – affermano alcuni rappresentanti degli allevatori -, tutti gli altri Parchi in Italia pagano per i danni, qui non vediamo niente. Per questo vogliamo sapere dove sono i soldi, vogliamo trasparenza sul bilancio”.
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