Fa ancora discutere la rotatoria ormai ultimata tra Via Gandhi e Via Einaudi in Macchia Gialla, realizzata dal servizio Lavori Pubblici del Comune di Foggia e coordinata dal geometra e Rup Fredella. Contro l’opera c’è un esposto in Prefettura delle associazioni dei consumeristi, che ne hanno chiesto l’abbattimento, ma molti automobilisti foggiani si chiedono se davvero la rotatoria sia non a norma.
La mancata visibilità sulla rotatoria accelera il traffico? Il non vedere l’automobilista in entrata potrebbe essere invece un vantaggio? Scherza il maggiore Paolo Frattulino a l’Immediato: “La mentalità del foggiano è strana, sono così, quando c’è troppa visibilità non si muove nessuno, è come quando vedono una pattuglia, si fermano tutti quanti, quando non c’è, corrono”.
Tale è stata la protesta di molti cittadini e delle associazioni che il Servizio Traffico ha dovuto stilare una dettagliata relazione su angoli, distanze e tempi di frenata, depositata al Comando dei Vigili Urbani, dalla quale si evince che la rotonda dovrebbe essere al limite dei valori soglia.
La sopraelevazione delle rotatorie è un metodo utilizzato soprattutto in Svizzera, a Foggia mancano rotonde alte, che impediscono la visibilità. Secondo la regola, la distanza di arresto deve essere garantita sulle corsie di accesso e sull’anello, mentre la distanza di visibilità nella rotatoria da un lato e la distanza di osservazione dall’altro lato dirimpettaio dipendono dalla velocità della corrente di traffico principale, che non dovrebbe essere superiore ai 30 km/h. La visibilità sopra l’isola centrale va ridotta tramite piante e arredi e va sopraelevata, nelle regole svizzere, con cumuli di terra e verde, laddove l’isola centrale non deve essere delimitata da bordi verticali, ma inclinati.
Ebbene, secondo il funzionario del traffico Mario Villani le misure rientrano sul filo del rasoio, anche perché l’asse stradale non è importante e rispetta la regola secondo la quale la visibilità a 15 metri prima di entrare nella rotatoria deve essere garantita per un’angolazione di 90 gradi. “Devi chiudere l’angolo”, osserva Villani. “Hanno stilato una relazione, la rotatoria è più o meno a regola, quello che ho sempre contestato sono i materiali. C’è stato un incidente alla rotatoria dell’Avis, un ragazzo si è conficcato nella struttura metallica, ma fortunatamente non si è fatto nulla, ecco la stessa cosa non sarebbe accaduta in Via Gandhi, lì muori sicuro col cemento armato. Non occorre andare veloce, si può sbandare per l’asfalto bagnato. Se sbandi ti fai malissimo. Ma ormai è stata completata”. Sulla strada presto arriveranno nuovi abitanti una volta consegnati gli 8 palazzoni della ditta Boscaino. Lì su Via Einaudi l’ufficio traffico sta studiando la collocazione di attraversamenti pedonali rialzati con lampeggiatori, che decelereranno di molto la velocità.
Gli autisti Ataf a guida dei bus 4 e 14 sono meno convinti della regolarità della rotatoria, troppo alta persino dalla “circolare”. “L’attraversiamo e crea un po’ di problemi, se sia a norma non lo sappiamo, non siamo dei tecnici, ma per quanto si rispetti la cartellonistica e quindi ci si fermi allo stop, manca per un autista di mezzi pubblici il completo controllo della situazione. Da un autobus si dovrebbe avere una particolare visibilità che ti consente di mantenere tutto sotto controllo. E invece lì la visibilità manca, non vedi se qualcuno imbocca la rotatoria insieme alla circolare, che è un mezzo più lento. Potrebbe arrivarti una macchina addosso mentre la circolare ancora non libera la rotatoria”, spiegano gli autisti dubbiosi.