È al lavoro la neo direttrice della Caritas della Diocesi Foggia-Bovino Giusy di Girolamo, dalla lunga esperienza in Africa, per non ridurre neppure di un solo pasto l’accoglienza e il vitto forniti al Conventino.
Sin dal momento del suo insediamento, dopo le dimissioni di don Rocco Scotellaro, che ha sostituito per qualche mese l’ex direttore don Francesco Catalano, la laica di Girolamo ha inteso riorganizzare i servizi della Caritas in modo che essi siano erogati in maniera dignitosa, razionalizzando alcuni centri di spesa, che erano diventati piccoli grumi di potere.
Il Conventino, secondo il nuovo direttivo, aveva più di uno spazio “lager”. Come conferma la direttrice a l’Immediato nei locali diocesani di Via Campanile, nei prossimi giorni sarà diffuso l’elenco degli ambienti che insieme alla Casa del Clero accoglieranno quanti non possono avere accesso ad un pasto caldo.
“Non vogliamo tagliare la carità, tutti i pasti saranno garantiti in locali più consoni”, osserva. Molti volontari sono stati presi alla sprovvista dalla decisione della Caritas, in contropiede, dal momento che il Conventino ha chiuso senza che le associazioni fossero informate o coinvolte.
La stessa Patrizia Lusi, commissaria della Asp Addolorata si dichiara ignara della vicenda. “Devo ancora verificare lo stato dei luoghi e fare il rilascio ufficiale dell’immobile. Ma l’Asp Addolorata ha altre priorità tra cui il Palazzo Sant’Eligio e il completamento del progetto dell’asilo dalla parte di Via Barra per cui stiamo procedendo con la Regione Puglia. I locali della Caritas non presentano criticità tali da necessitare un intervento immediato”.
L’Asp è commissariata proprio per la storia di alcuni lavori mai avviati, per i quali vi fu solo la posa della prima pietra dell’allora governatore Nichi Vendola. “A Sant’Eligio sono stati restituiti dei soldi alla Regione perché non si poteva procedere con i lavori”, afferma la commissaria Asp e presidente della Zaccagnino.
Tuttavia l’aria che tira in Diocesi, fatta di maggiore sobrietà, mutualità e rispetto dei conti, era stata annunciata dall’Arcivescovo Vincenzo Pelvi pubblicamente nell’omelia della celebrazione della inaugurazione della Casa di seconda accoglienza di Gesù e Maria qualche settimana fa.
In quella Santa Messa, Pelvi fu chiaro. “Un cuscino, una coperta, un lenzuolo. Per mettersi a disposizione del povero e dell’indigente. Amare è servire. La vera riparazione nasce sempre dal mettersi in gioco. Quando una società scarta gli stranieri e i poveri le nostre case non sono più cristiane. Chi è cristiano e volontario non deve mai parlare con l’io. Abbiamo una religiosità devozionale che non serve più a niente, non saranno le processioni a salvarci. L’umanità è ferita, soffocata. Noi cristiani in casa ci facciamo concorrenza, qui c’è un narcisismo che fa paura. Quando i volontari si etichettano farebbero bene a stare a casa loro. La chiesa non può fare assistenzialismo per sempre. Ecco perché la direzione della Caritas deve essere a tempo, così che ognuno possa offrire accoglienza al povero. È troppo comodo diseducare e dare assistenza, il buonismo della carità non serve. Anche la carità può diventare un potere che può schiacciare, il mondo dell’amore è un mondo a rischio. Dobbiamo usare sempre parole comprensive: chi va alla casa d’accoglienza deve prima passare per la casa della preghiera”, disse in una chiesa gremita.
Intanto fino al 21 luglio la parrocchia di Gesù e Maria in via Tugini servirà la cena ai bisognosi fino ad un massimo di 200 pasti al giorno. Finora sono stati superati i 100 pasti. Si tratta di una mensa attiva da ben 7 anni, organizzata da Roberto Ginese, che ha dedicato la sua vita al volontariato.
Gesù e Maria serviva per dare ristoro al Conventino e permettere i lavori di manutenzione ordinaria annuali e pulizia degli ambienti. Tre turni per i volontari. La mattina dalle 9 alle 12; il pomeriggio dalle 15:30 alle 17:30 e dalle 17:30 alle 20 per la pulizia.
In questi giorni il Conventino invece sta erogando solo la colazione. “Noi la colazione continueremo a darla – spiega un giovane volontario – abbiamo circa 35-40 persone, sono quasi sempre gli stessi. Diamo loro latte fornito dal Banco opere carità, latte e cacao, biscotti e dolci offerti dal Sottozero. Quando non abbiamo scorte di latte Agea provvediamo a comprarlo. La direttrice ha deciso di continuare il servizio in altri locali col catering”.
Colazione al Conventino, cena a Gesù e Maria. Il pranzo fino alle 12.15 attualmente viene erogato solo nella parrocchia dell’Immacolata dove ieri c’erano 120 persone, per lo più straniere. Fino alla metà di luglio i locali resteranno aperti per migranti e foggiani. “Ci sosteniamo con le offerte parrocchiali- spiega un volontario tuttofare, cuoco e non solo- ma ci aiuta anche la Caritas. Per noi il servizio continuerà, chiudiamo per alcuni mesi, riapriremo per San Francesco. Ogni anno facciamo una disinfestazione, tinteggiamo i locali”.
I viveri più utilizzati sono pasta, pelati e latte, che spesso viene offerto a chi ha bisogno. Ieri gli ospiti hanno mangiato pastasciutta con carciofi e cotoletta di pollo con mais per contorno. “In questi mesi estivi c’è meno utenza, perché tanti vanno nei campi a lavorare, l’inverno arriviamo anche a 200 ospiti. Abbiamo molto beneficienza in parrocchia e anche tante materie prime per i menu. Arrivano da ogni parte, ci sono anche parecchi foggiani, che vengono alla nostra mensa a giorni alterni”.
All’Immacolata c’è una emergenza volontari. Le persone spinte dal desiderio di aiutare sono al massimo 5. C’è da cucinare, disporre le pietanze, preparare i vassoi, servire, lavare a terra, disinfettare i bagni. Una delle spese più cospicue è rappresentata da piatti e posate di plastica. Con pacchi da 200 utensili da buttare ogni giorno. Ma l’idea di ritornare a lavare i piatti di porcellana, benché più economica e in termini di costi e in termini di rifiuti, è stata accantonata per l’assenza di volontari e anche per motivi squisitamente igienici. “Tanti sono stati spiazzati dalla notizia del Conventino. Mo’ che chiudete voi dove andiamo? Ci hanno chiesto, ma credo che il servizio sarà riorganizzato”.