Nelle scorse ore il Tribunale di Foggia ha condannato un uomo del clan Di Summa, batteria mafiosa dell’Alto Tavoliere attiva soprattutto tra Torremaggiore e Poggio Imperiale. 4 anni e 2 mesi di reclusione per Sebastiano Mininno, classe ’69, ritenuto colpevole dei reati a lui ascritti. Per lui anche 800 euro di multa, il pagamento delle spese processuali e quelle di mantenimento in carcere durante la custodia cautelare. Infine, l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. Deposito della motivazione entro 60 giorni.

È questa la decisione della II Sezione Penale, giudice Civita, nei confronti del 49enne Mininno, arrestato nel novembre 2017 dai carabinieri di Apricena, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Foggia su richiesta della Procura della Repubblica. L’uomo venne beccato per i reati di tentata estorsione e danneggiamento a seguito di incendio perpetrati ai danni di un operaio 62enne della zona, dal quale aveva preteso la consegna di una somma di denaro. La vicenda riguardava il danneggiamento dell’autocarro di proprietà della vittima. Il mezzo fu completamente distrutto da un incendio doloso. In quella circostanza, la ricostruzione dell’accaduto da parte dei militari intervenuti sul posto fece emergere che l’autore del reato aveva appiccato il fuoco ad alcuni sacchi per l’immondizia, dopo averli sistemati vicino agli pneumatici anteriori del veicolo, al fine di accelerare la combustione e far sì che le fiamme si propagassero molto più velocemente all’interno dell’abitacolo.
Al termine di una meticolosa attività di indagine, supportata anche dalla visione ed analisi di numerosi filmati delle telecamere dei sistemi di videosorveglianza presenti nella cittadina di Apricena, i carabinieri raccolsero circostanziati elementi probatori che fecero emergere le inconfutabili responsabilità di Mininno quale autore materiale dell’incendio dell’automezzo, con finalità intimidatorie ed estorsive.