L’ex socialista Saverio Cassitti, campione di consensi, ha dichiarato in maniera molto trasparente i motivi che lo hanno indotto a sostenere l’amministrazione Landella nel gruppo interforze con Leo Iaccarino e Sergio Clemente, per l’anno che resta al mandato del sindaco. Da sempre attivo tra i sindacati dell’inquilinato, Cassitti è entrato in Consiglio nel 2014, eletto col Psi nella coalizione del candidato sindaco del centrosinistra Augusto Marasco, per risolvere i problemi legati all’emergenza abitativa.
Il suo è un nome noto tra gli sfrattati e tra quanti aspettano una casa popolare. In questi anni il centrodestra, costretto dal Salva Enti, ha dovuto far fronte agli esborsi di denaro degli affitti per i senza casa, lievitati con le passate amministrazioni. Gaetano Moreno, Triade srl, il signor Marinari di Via Eritrea, la Dora Immobiliare, sono solo alcuni dei soggetti che si sono “arricchiti” con l’emergenza abitativa, offrendo al Comune alloggi spesso fatiscenti e indegni di una città civile. La Corte dei Conti, ancora nell’ultima relazione, afferma che la spesa è ancora troppo elevata. In questi anni si sono tagliati molti privilegi: molti alloggi sono stati consegnati, recuperati alla meno peggio tra scuole, uffici e altre sistemazioni di fortuna, come la casa del custode cimiteriale. Ma ancora molto altro c’è in programma, in collaborazione con Arca Capitanata. È su questo piano, su questa mappa cittadina, che si muove Saverio Cassitti.
“A breve saranno consegnati 72 alloggi in Via Lucera, stiamo attendendo soltanto la lista e soprattutto dovremo verificare in tempi rapidi se tra coloro che sono assegnatari ci sono nuclei familiari che già in passato hanno avuto una casa, con i genitori o i nonni – spiega a l’Immediato -. Ci sono poi 9 alloggi in Viale Candelaro all’angolo di Via Capitanata, ci sono 45 alloggi in zona Ordona Sud col canone concordato. C’è la realizzazione alle spalle del Sert in Via San Severo di altri 8 alloggi. C’è un po’ di tutto, c’è da lavorare. Se l’amministrazione si fosse fermata, tutto questo sarebbe stato bloccato. Noi abbiamo già l’esempio lampante di Via D’Addedda, con i 29 alloggi dello Sper anziani. Per terminarli occorrevano solamente 300mila euro, oggi abbiamo superato il milione e seicentocinquanta mila euro, a danno della città. Non solo. I cittadini che aspettavano l’assegnazione di quegli alloggi, son passati ormai 8 anni, sono ancora in attesa. Dico ancora di più, tra questi assegnatari 7 purtroppo sono già deceduti. Se noi dobbiamo fare l’interesse della città, è questo che dobbiamo fare: dobbiamo lavorare, realizzare alloggi popolari, per portare a termine la consiliatura, con il rifacimento delle strade e molto altro”.
Cassitti fa cenno anche ad un rudere nei pressi della scuola Altamura al Candelaro, che da oltre 30 anni è ricovero di persone fragili e senza tetto. “È un centro che si trasformerà in centro sociale, nell’ambito del bando da periferia a periferia. Non dimentichiamo inoltre la rigenerazione urbana, noi a Borgo Croci, in Via Lucera e in Via San Severo abbiamo vinto questo bando per 5 milioni di euro, sono soldini che serviranno alla zona. È un quartiere fortemente degradato, dove io abito tra l’altro. Se togliamo questa possibilità, di avere questi fondi e di poter migliorare, non abbiamo fatto il nostro dovere. Non mi sentirei in pace con la coscienza, voglio portare a termine la consiliatura dando risposte ai cittadini che mi hanno votato e che ci hanno votato e anche a quelli che non ci hanno votato”.