
Si attendono almeno 30mila persone domani per la “XXIII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime di mafia”. Foggia sarà al centro delle manifestazioni che si terranno in numerose città italiane con copertura tv garantita anche dalla Rai. Convegni e cortei caratterizzeranno la giornata. “Terra, solchi di verità e giustizia” è il tema dell’edizione. Replicando la “formula” adottata negli ultimi due anni, Foggia sarà la “piazza” principale decisa dall’associazione Libera che scelse la città pugliese già prima della strage del 9 agosto 2017 a San Marco in Lamis. “Quella terra ha bisogno di essere raccontata perché le mafie del foggiano sono organizzazioni criminali molto pericolose che facciamo una tragica fatica a leggere”, le parole degli esponenti dell’associazione antimafia.
Proprio stamattina, in occasione di un duplice arresto per estorsioni sul Gargano, il comandante provinciale dei carabinieri, Marco Aquilio ha fatto sapere che sono attese in città circa 30mila persone. Sono previsti anche dei maxi schermi per garantire la visione dell’evento a più persone possibili. Ma incombe il rischio pioggia che potrebbe diminuire sensibilmente la partecipazione. Nel frattempo giungono numerosi comunicati stampa da parte di enti e associazioni, tutti pronti a sfilare domani per la legalità. Disposte misure di sicurezza e direttive al traffico e alla sosta delle auto, pubblicate ieri su questa testata.
Dalle ore 7:00, arrivo dei partecipanti a Foggia. Dalle ore 9:00, ritrovo in Piazza Cesare Battisti e partenza del corteo secondo il percorso definito. Alle ore 11:00, arrivo del corteo in Piazza Camillo Benso Conte di Cavour e lettura dei 972 nomi delle vittime delle mafie dal palco. A seguire interventi dei familiari delle vittime e dei presidenti di Libera e Avviso Pubblico. Alle ore 13:30: pranzo per i familiari delle vittime (presso sala rosa in piazza Cavour a Foggia). Dalle ore 14:30 alle 17:30, si svolgeranno seminari tematici. Ecco di seguito gli argomenti, i luoghi e i relatori:
1) “Mafie in Puglia tra modernità e tradizione. Violenza e controllo del territorio” DISPONIBILITA’ POSTI ESAURITA
presso l’Aula Magna della Facoltà di Giurisprudenza, Piazzale Italia snc (ingresso secondario del Dipartimento)
Siamo tutti chiamati ad una attenta riflessione sulle mafie nella regione pugliese. Una presenza da molto tempo sottovalutata; che oggi sale alle cronache dimostrando sfrontatezza, radicamento locale e diffusa contaminazione dei legami comunitari locali. Mafie capaci di stare sulla soglia tra modernità e tradizione. Conoscere questi sistemi, individuare le “zone d’ombra” ci aiuta a costruire le pratiche della pedagogia civile e definire al meglio il ruolo e le responsabilità delle comunità locali e dei cittadini. Comunità coese, eticamente orientate alla promozione della cultura della giustizia e della legalità, rendono maggiormente possibile la costruzione di alternativa da parte dei cittadini.
Ludovico Vaccaro, Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Foggia
Giuseppe Gatti, Direzione Distrettuale Antimafia, Bari
Angela Procaccino, Professore di Diritto Processuale Penale presso il Dipartimento di Giurisprudenza,
Roberto Lavanna, Responsabile Progetto Tratta Regione Puglia, Direttore Csv
Antonella Morga, Segretaria regionale CGIL Puglia
Colonello Marco Aquilio, Comandante provinciale Carabinieri Foggia
Modera : Michele Gagliardo, Libera
2) “Mafie, economie e sviluppo locale” DISPONIBILITA’ POSTI ESAURITA
presso l’Aula 1 della Facoltà di Economia, via Romolo Caggese 1
Se abbiamo intenzione di occuparci seriamente di lotta alle mafie, è indispensabile affrontare la questione del rapporto tra mafie ed economia, il nodo delicato dei modelli di sviluppo. Ciò che le mafie fanno è un’azione di sottrazione, sfruttamento e privatizzazione delle risorse locali, ma non solo; ciò che apparentemente “offrono” produce, in una dinamica perversa, una condizione di schiavitù e non di apertura verso presupposti di dignità, libertà e futuro. Ma la denuncia delle forme di presenza mafiosa nelle economie non è sufficiente per l’avvio di un processo di cambiamento. Ciò che è necessario fare è conoscere esperienze di economie civili e solidali, da diffondere come alternativa alle dinamiche perverse mafiose.
Roberto Covolo, Ex Fadda
Piero d’Argento, Ricercatore e formatore
Leonardo Palmisano, Etnografo e scrittore
Carmelo Cantone, Direttore Generale, Provveditore Regionale della Puglia e Basilicata
Francesco Maria Gennaro, Funzionario UIL Nazionale
Modera: Giuseppe De Marzo, Libera
3) “Dal massimo ribasso alla corruzione: tutte le crepe legali e illegali nella gestione degli appalti” DISPONIBILITA’ POSTI ESAURITI
presso l’Aula Magna dell’Istituto Tecnico “Altamura – da Vinci” Via Francesco Rotundi 4
Gli appalti sono uno dei grandi nodi di interesse dell’economia criminale: piccole e grandi opere costituiscono un’ottima porta di ingresso per le mafie, attraverso meccanismi legali e illegali, dal massimo ribasso alla corruzione. Come il nuovo codice degli appalti interviene in questo panorama? Quali strategie di misurazione del fenomeno e dunque di attivazione di anticorpi capaci di debellarlo?
Lucio Picci, Università di Bologna
Pierdanilo Melandro, Itaca
Renato Nitti, Sostituto della Procura della Repubblica di Bari
Tito Ammirati, Consorzio Abele Lavoro, proiezione del trailer del film ‘Al massimo ribasso’
Enza Rando, Libera
Modera: Leonardo Ferrante, Libera e Gruppo Abele
4) “Mafie d’ambiente: agromafie, ecomafie, caporalato” DISPONIBILITA’ POSTI ESAURITA
presso l’Aula Magna del Liceo Classico “Lanza”, Piazzale Italia 3
La Puglia è stata al centro di molte vicende note alle cronache, che hanno acceso i riflettori sul valore della terra e sulle dinamiche criminali per il suo sfruttamento. Un business che in Italia vede un’espansione territoriale, non più relegabile ad alcune zone del Paese. La relazione tra sfruttamento criminale delle risorse e tratta degli esseri umani è sempre più stretta ed è necessaria una strategia integrata tra Istituzioni e forze sociali, per contrastare efficacemente tale espansione.
Gian Carlo Caselli, Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare
Cataldo Motta, già magistrato DDA Lecce
Fabio Ciconte, direttore di Terra Onlus
Stefano Ciafani, Legambiente
Roberto Iovino, Flai CGIL
Iolanda Rolli, Commissario Straordinario del Governo per l’area del Comune di Manfredonia
Madia D’Onghia, Docente di diritto del lavoro di Uni.FG
Giuseppe Vadalà, Generale di Brigata
Modera: Toni Mira, Avvenire
5) “Le Amministrazioni Pubbliche e la prevenzione delle infiltrazioni mafiose e della corruzione” DISPONIBILITA’ POSTI ESAURITA
presso la Sala Rosa – Palazzetto dell’Arte del Comune di Foggia, via Galliani 1
Il seminario vuole approfondire il tema del ruolo delle amministrazioni pubbliche come possibile argine alla corruzione ed alle infiltrazioni mafiose ragionando su più dimensioni quali il valore dell’azione di rete fra Enti Locali e Mondo Associativo, l’innovazione normativa ed il ruolo delle regioni, la funzione dell’individuo e del Sindacato nel rafforzare cultura e etica lavorativa di chi opera negli enti pubblici, le specificità del contesto locale.
Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia
Roberto Montà, Presidente di Avviso Pubblico e Sindaco di Grugliasco (TO)
Massimo Mariani, Prefetto di Foggia
Fabrizio Spinetti, Capo Area Dipartimento Legalità Funzione Pubblica Nazionale CGIL
Michele Abbaticchio, Sindaco di Bitonto e Vice Presidente di Avviso Pubblico
Biagio D’Alberto, Segretario Generale Funzione Pubblica Cgil Puglia
Modera: Francesco Vignola, Responsabile Dipartimento Formazione di Avviso Pubblico
6) “Foggia e la Puglia, periferie dell’informazione. La narrazione delle mafie, la memoria delle vittime” DISPONIBILITA’ POSTI ESAURITA
presso l’Auditorium della Biblioteca Provinciale, Viale Michelangelo 1
Secondo l’ultima relazione della Direzione Investigativa Antimafia (DIA), oggi in Puglia lo scenario criminale è composto da “una pluralità di gruppi, per lo più organizzati su base familiare, privi di una strategia unitaria e protesi a dirimere le conflittualità interne con modalità violente”. La criminalità foggiana resta quella che “desta maggiore allarme sociale” e le entrate derivanti dal traffico di stupefacenti e dalle estorsioni hanno fatto sì che il promontorio del Gargano sia ormai ritenuto un territorio ad alta densità mafiosa. Foggia e la Puglia sono normalmente lontani dai riflettori nazionali, salvo fatti episodici come la strage di San Marco in Lamis e tutto questo non viene raccontato dai media nazionali, occupati in altre vicende. Le tragiche – e spesso sconosciute – storie di quanti hanno perso la vita per colpa delle mafie finiscono nel dimenticatoio, quando non sono oggetto di feroci letture o facili semplificazioni. Come si possono raccontare le mafie, come narrare la storia delle vittime innocenti, senza indulgere a eroismi o sensazionalismi, ma rispettandone la memoria?
Giuseppe Volpe, Procuratore della Repubblica di Bari
Beppe Giulietti, Fnsi
Paolo Borrometi, Articolo 21
Marilù Mastrogiovanni, Il Tacco d’Italia
Daniela Marcone, Libera
Christian Caliandro, Accademia Belle Arti di Foggia
Modera: Lorenzo Frigerio, Libera Informazione
7) “Saperi contro le mafie” DISPONIBILITA’ POSTI ESAURITA
presso l’Aula 2 della Facoltà di Economia, via Romolo Caggese 1
L’Unione degli Studenti e la Rete della Conoscenza, in occasione della XXIII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti di mafia, organizzano a Foggia un dibattito per discutere dell’importanza del protagonismo degli studenti nelle scuole e nei territori rispetto al contrasto della criminalità organizzata, con un focus particolare dato all’area del Foggiano e alle impressioni, alle esperienze vissute in prima persona dagli studenti che si sono impegnati nella costruzione della manifestazione. In un contesto come quello del foggiano ad altissima percentuale di esclusione sociale ripartire dalla conoscenza, costruire reti di solidarietà, impegno e lotta contro le mafie, per un’istruzione realmente gratuita e accessibile a tutti e tutte, un sistema di welfare realmente inclusivo e la costruzione di processi di autodeterminazione diventa una via necessaria per il riscatto del territorio e del popolo che lo abita.
Introduce
Francesca Picci, Coordinatrice Nazionale dell’Unione degli Studenti
Interviene
Gennaro Cifinelli, Esecutivo Regionale dell’Unione degli Studenti Puglia