“La pessima abitudine di confondere contesa politica e querelle giudiziaria ha fatto guadagnare al sindaco di Foggia Franco Landella una magrissima figura in Tribunale”. Questo il commendo dell’associazione Changes dopo che il Tribunale di Foggia ha archiviato la querela del sindaco, Franco Landella contro il portavoce Leonardo De Santis: “Niente diffamazione ma legittima critica politica”.
Tutto per colpa di un commento su facebook attribuito all’epoca a Leonardo De Santis in merito all’appalto dell’Orbitale. Il collegio difensivo di De Santis, con gli avvocati Caterina Pipino e Maria Emilia De Martinis, aveva eccepito l’arbitrarietà dell’attribuzione al loro assistito del commento incriminato, mancando attività di accertamenti sull’effettiva paternità. Il Gip, nell’accogliere questa obiezione e la collegata richiesta di archiviazione del Pubblico Ministero, ha però voluto entrare nel merito, rimarcando come il commento (“Frango, voi avete affidato l’orbitale ai mafiosi”), lungi dal diffamare Landella, esprimeva una legittima critica ed una replica a dichiarazioni parimenti politiche del primo cittadino, che aveva accusato l’assessorato all’Urbanistica della precedente amministrazione comunale di avere “strizzato l’occhio agli speculatori”.
Quindi, scrive il Gip , “si tratta di una critica proveniente (ove ne sia autore il De Santis) da un avversario politico in risposta ad una critica politica analoga”. L’espressione non rappresenta quindi una gratuita offesa a Landella, ma una severa critica all’amministrazione, che rientra nel legittimo esercizio del diritto di critica. “Una lezione di grammatica politica” dichiara Leonardo De Santis “che attesta in modo inequivoco lo strafalcione istituzionale del sindaco. Spero che questa magrissima figura suggerisca per il futuro a Landella di evitare reazioni incongrue e mantenere il dibattito nei confini del confronto nelle sedi e nelle forme proprie. Mi auguro che la parcella dell’avvocato che in questa causa ha difeso le (scarse) ragioni del sindaco non sia posta a carico dei cittadini contribuenti.”