“L’usura è un mostro a mille teste che sfrutta il disagio economico e scaraventa nel baratro tanta gente”. Lo dichiara a gran voce Saverio Russo, presidente della Fondazione Banca del Monte, padrona di casa, stamattina a Foggia, dell’incontro di presentazione della campagna “Stop usura – Io ci metto la faccia”. “Chiedo di fare squadra affinché venga fuori il senso di comunità”, l’auspicio di Russo. Centrale nel progetto è la Fondazione Antiusura Buon Samaritano, al suo ventesimo anno di vita, diretta sapientemente da Pippo Cavaliere.
Lui, ex assessore del Comune di Foggia, sempre in prima linea nella lotta al malaffare in Capitanata, ci ha messo la faccia assieme a tutti i componenti del consiglio direttivo del Buon Samaritano. Cavaliere ha snocciolato alcuni dati del fenomeno usurario nella nostra provincia e i dati sono significativi. “Negli ultimi anni abbiamo avvertito un forte aumento della propensione a usura. Non è solo una sensazione ma il frutto di studi di settore. Nel 2014 la propensione all’usura è aumentata del 100 per cento. Raddoppiando il dato precedente”. Per questo è partita una campagna di sensibilizzazione che passa, inevitabilmente, dal web e dai social network in modo particolare. Il sito buonsamaritano.com è stato potenziato e finalizzato a far comprendere cos’è e come si combatte l’usura. Testimonianze delle vittime, consigli per i prestiti e altre dritte sono presenti all’interno del contenitore multimediale. Immancabile, come detto, il ruolo di Facebook. “In 4 giorni oltre 7mila contatti e più di mille “mi piace” sulla pagina – ha evidenziato Cavaliere -. Invitiamo tutti a partecipare all’iniziativa sostenendola anche con un selfie, accompagnato dall’hashtag #stopusura”. Finora i numeri della Fondazione Buon Samaritano sono davvero notevoli. Negli anni hanno ricevuto sostegno economico legale e psicologico ben 3500 famiglie. Sono stati elargiti prestiti per 9 milioni di euro. Solo nei primi sei mesi del 2015 ci sono stati prestiti per oltre 800mila euro, 300mila soltanto tra giugno e ottobre. “Inoltre – ha ricordato Cavaliere -, i 14 processi nei quali eravamo presenti accanto alle vittime si sono conclusi tutti con la condanna per gli imputati. La costituzione di parte civile è significativa ma è importante soprattutto che le vittime denuncino. Che non siano ingenue e si fidino di noi”.
Dopo l’intervento di Cavaliere, l’esperta di comunicazione Mariligia di Stasio e il giornalista freelance Fabio Lepore, esperto sul tema, hanno illustrato tutte le caratteristiche del sito e i motivi della campagna social, “nata non perché va di moda ma perché la vera identità della Fondazione è estremamente basata sulla relazione. Crediamo che la Fondazione ce l’abbia nel Dna”.
Chiusura d’incontro affidata al vescovo di Foggia, Vincenzo Pelvi. “È necessario un profondo senso di solidarietà – ha detto il monsignore – che abbracci forme corte come i legami familiari ma guardi con fiducia anche a realtà vaste con un’attenta valutazione dei bisogni. Ma servirà la collaborazione attiva di tutti. Le Fondazioni in questo sono molto importanti. L’usura è un fenomeno sommerso, nascosto ma in aumento, con effetti devastanti sulla società. Con iniziative di sensibilizzazione come questa speriamo di restituire la speranza“.