Come manna dal cielo piovono le liquidazioni per i consiglieri regionali. L’ultimo “regalo” di fine mandato (verrà abolito dalla prossima legislatura) è particolarmente lauto per Lucio Tarquinio, uno che non si è mai perlato la fronte di sudore: 587.800 euro. Più di 20 anni di politica “intensa” vanno pur pagati, visto che l’inquilino foggiano del Consiglio entrò per la prima volta in assise con la maglia della Democrazia cristiana nel 1990, prima di diventare senatore Pdl nel 2013, lanciandosi nell’avventura forzist con Raffaele Fitto. Dietro di lui, la storica assessora vendoliana Silvia Godelli. Distanziato di poco, una vecchia conoscenza della Capitanata, l’avvocato Arcangelo Sannicandro (Trinitapoli) con 325mila euro. Soldi freschi in tempo di crisi. E a poco serve la decisione dell’ex sindaco di Melpignano (la città della Taranta), Sergio Blasi, di rinunciare al vitalizio per morigerare i colleghi in via Capruzzi.
Il Corriere del Mezzogiorno ha passato in rassegna le buonuscite dei paladini delle questioni foggiane in Terra di Bari. Il sistema di calcolo è particolarmente vantaggioso e non tiene certo conto dei risultati prodotti durante il proprio mandato: viene moltiplicata l’indennità lorda in pagamento a dicembre 2012 (circa 129mila euro) per il numero di legislature di permanenza. La frazione di legislatura – ovviamente – è calcolata in proporzione. Stando ai calcoli, si tratterebbe di quasi 3 stipendi all’anno, un botto se si pensa che per gli altri lavoratori matura una mensilità all’anno.
Una caterva di privilegi, insomma. E poco importa se qualcuno, dopo una fervida campagna elettorale, si è eclissato nel più totale silenzio (in aula e fuori dall’aula). Dopo il Paperon de’ Paperoni de noantri, il blocco grosso dei pezzi da 200mila, con il territorio ben rappresentato: dall’europarlamentare cerignolana Elena Gentile, al “consigliere anziano” sanseverese Cecchino Damone, passando per i foggiani Pino Lonigro e Giannicola De Leonardis.
Gli altri si devono “accontentare” di quasi 70mila euro: l’assessore al Bilancio Leo Di Gioia, l’avvocato manfredoniano Giandiego Gatta, il dentista Orazio Schiavone e la commercialista Anna Nuzziello.