Mensilità arretrate, scarso personale ed una efficienza carente. Non cambia la situazione della casa di riposo “Masselli Mascia” San Severo. La struttura che potrebbe essere paragonata alla fondazione Maria Grazia Barone di Foggia per storia e tradizione, adesso rischia il tracollo. Finora sono arrivate diverse denunce dal sindacalista Cisl Leonardo Piacquaddio, ma il quadro non è cambiato granché. “Il servizio di geriatria è gestito dalla Cogess di Leonardo Placentino – spiega -, ma non c’è mai stata pace per i circa 27 lavoratori impiegati, tra carichi di lavoro esagerati e stipendi che arrivano in ritardo e con il contagocce. Eppure, stiamo parlando di una realtà di rilievo provinciale, che potrebbe ritornare ad essere ancora un punto di riferimento importante per questo settore, da sempre carente in Capitanata”.
La vicenda è approdata il 3 novembre scorso al tavolo dell’ufficio territoriale del Governo di Foggia coinvolgendo non solo il legale rappresentante della Cogess ma anche l’assessorato alle politiche sociali del Comune di San Severo, il direttore amministrativo della Casa di riposo e gli ispettori dell’ufficio provinciale del lavoro per tentare di dirimere le controversie tra i lavoratori rappresentanti dal sindacato e la parte datoriale. La questione è arrivata anche sul tavolo dell’assessore regionale alla Sanità, Donato Pentassuglia. Ma, finora, sono passati diversi mesi senza che sia emersa la possibilità di una “soluzione bonaria” per la risoluzione di tutte le questioni aperte. A cominciare dalla messa in sicurezza della lavoro e dall’efficienza dei servizi offerti agli utenti, che tra l’altro pagano una importante retta per essere ospitati nella struttura.