Roberto Benigni torna in tv per raccontare i ‘Dieci Comandamenti’ e c’è chi lo paragona ad Angelo Izzo. Si, quello del massacro del Circeo. “E’ una vergogna delle civiltà di un paese che alla coralità di voci che facevano la cultura italiana si sia sostituita una monocultura fatta di uno solo, un giullare elevato a genio che viene dai territori di ‘pornovacca’”. Fermiamoci un attimo. Tra un po’ ne saprete di più e conoscerete l’autore del delirio. Benigni anche questa volta si muoverà sul palco come ha sempre fatto. Piaccia o non piaccia. Alcune volte è geniale, altre crede di esserlo ma non lo è. Ma è un’ artista vero, che in tempi come questi, dove la cultura e il pensiero vengono indebolite quotidianamente, fa bene al nostro paese. Certo, fa meno bene il suo cachet: 2,5 milioni per due serate in Rai (quindi pagato da noi). Brividi. Ma non è questo il tema di oggi. I brividi li ho sentiti leggendo questo commento: “Non è meglio di mio marito, che però sconta per l’ideologia la galera mentre questi ‘porci con le ali’ fanno le star italiane. Sono stupratori, vandali del pensiero unico, hanno sommerso i rivali di accuse inventate, li hanno obbligati a suon di torture come quelle subite da tanti detenuti di quegli anni a fare la parte dei mostri mentre loro, zozzi e volgari, hanno distrutto l’Italia”.
Avrete intuito che a giudicare Roberto Benigni come un criminale ideologico è la signora Izzo, la collega Donatella Papi che nel 2009 ha sposato il mostro del Circeo. Un uomo che ha picchiato, strangolato e annegato nella vasca da bagno due donne (una delle due si salvò fingendosi morta). Uno che si è preso l’ergastolo e non appena ha avuto un piccolo permesso per andare a lavorare in una cooperativa ha ucciso di nuovo. Altre due donne che erano addirittura sotto protezione perché moglie e figlia di un ex affiliato pentito della Sacra Corona Unita che Izzo conobbe in carcere. Uno che da ragazzo ha violentato ripetutamente delle donne. “Non è meglio di mio marito” scrive la Papi sulla sua pagina Facebook, dove quasi ogni giorno si possono leggere commenti sulla malagiustizia e sull’accanimento nei confronti di Sant’Angelo Izzo. Ci spiace collega. Roberto Benigni è molto meglio di Angelo Izzo. Roberto Benigni non ha ucciso spietatamente nessuno. Roberto Benigni non ha violentato nessuna donna. Roberto Benigni è semplicemente un comico. Un attore. Ha recitato con Massimo Troisi. La sua satira ha spesso messo nel mirino ladri, massoni, faccendieri del mondo della politica, della Chiesa e della società. Un’icona che ha i suoi ammiratori e i suoi detrattori.
“I dieci comandamenti di questo pezzo di Televacca valgono come lo sterco del diavolo, e mi ci metto io a fare i dieci comandamenti per farvi vedere come già con la divina commedia alterano addirittura il pensiero spirituale. Massacratori. Tutti coloro che vogliono partecipare a una lettura dei Comandamenti mi contattino” ha chiuso la collega e moglie di Izzo. Massacratori? E Izzo? Un tenerone. Magari il 15 e il 16 dicembre non ascolteremo Benigni mentre racconta i ‘Dieci comandamenti’, ma la Donatella ci perdonerà se non contatteremo neanche lei.